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L’assistenza sanitaria è ancora in pericolo, di Paul Krugman (New York Times 24 luglio 2017)

 

Health Care Is Still in Danger

Paul Krugman JULY 24, 2017

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Will Senate Republicans try to destroy health care under cover of a constitutional crisis? That’s a serious question, based in part on what happened in the House earlier this year.

As you may remember, back in March attempts to repeal and replace the Affordable Care Act seemed dead after the Congressional Budget Office released a devastating assessment, concluding that the House Republican bill would lead to 23 million more uninsured Americans. Faced with intense media scrutiny and an outpouring of public opposition, House leaders pulled their bill, and the debate seemed over.

But then media attention moved on to presidential tweets and other outrages — and with the spotlight off, House leaders bullied and bribed enough holdouts to narrowly pass a bill after all.

Could something similar happen in the Senate? A few days ago the Senate’s equally awful version of repeal and replace — which the C.B.O. says would leave an extra 22 million people uninsured — seemed dead. And media attention has visibly shifted off the subject, focusing on juicier topics like the Russia-Trump story.

This shift in focus is understandable. After all, there is growing evidence that members of the Trump inner circle did indeed collude with Russia during the election; meanwhile, Trump’s statements and tweets strongly suggest that he’s willing both to abuse his pardon power and to fire Robert Mueller, provoking a constitutional crisis, rather than allow investigation into this scandal to proceed.

But while these developments dominate the news, neither Mitch McConnell nor the White House have given up on their efforts to deprive millions of health care. In fact, on Saturday the tweeter-in-chief, once again breaking long-established rules of decorum, called on the audience at a military ceremony, the commissioning of a new aircraft carrier, to pressure the Senate to pass that bill.

This has many people I know worried that we may see a repeat of what happened in the spring: with the media spotlight shining elsewhere, the usual suspects may ram a horrible bill through. And the House would quickly pass whatever the Senate comes up with. So this is actually a moment of great risk.

One particular concern is that the latest round of falsehoods about health care, combined with the defamation of the C.B.O., may be gaining some political traction.

At this point the more or less official G.O.P. line is that the budget office — whose director, by the way, was picked by the Republicans themselves — can’t be trusted. (This attack provoked an open letter of protest signed by every former C.B.O. director, Republicans and Democrats alike.) In particular, the claim is that its prediction of huge losses in coverage is outlandish, and that to the extent that fewer people would be covered, it would be due to their voluntary choices.

In reality, those C.B.O. predictions of coverage losses are totally reasonable, given the Senate bill’s drastic cuts to Medicaid — 26 percent by 2026, and even deeper in the next decade. You have to wonder how someone like Senator Shelley Moore Capito of West Virginia could even consider supporting this bill, when 34 percent of her nonelderly constituents are on Medicaid. The same goes for Jeff Flake of Arizona, where the corresponding number is 29 percent.

And on those claims that it’s O.K. if people drop coverage, because that would be their own choice: It’s crucial to realize that the Senate bill would degrade the quality of subsidized private insurance, leading to a huge rise in deductibles.

Current law provides enough in subsidies that an individual with an income of $26,500 can afford a plan covering 70 percent of medical expenses, which, the C.B.O. estimates, implies an $800 deductible. The Senate bill reduces that standard of coverage to 58 percent, which would raise the implied deductible to $13,000, making the insurance effectively useless. Would deciding not to buy that useless insurance really be a “choice”?

By the way, remember when Republicans like Paul Ryan used to denounce Obamacare because the insurance policies it offered had high deductibles? It’s hypocrisy all the way down.

In short, the Senate bill is every bit as cruel and grotesque as its critics say. But we need to keep reminding wavering senators and their constituents of that fact, lest they be snowed by a blizzard of lies.

I’m not saying that everyone should ignore Trump-Putin-treason and all its ramifications: Clearly, the fate of our democracy is on the line. But we mustn’t let this mother of all scandals take up all our mental bandwidth: Health care for millions is also on the line.

And while ordinary citizens can’t yet do much about the looming constitutional crisis, their calls, letters, and protests can still make all the difference on health care. Don’t let the bad guys in the Senate do terrible things because you weren’t paying attention!

 

L’assistenza sanitaria è ancora in pericolo, di Paul Krugman

New York Times 24 luglio 2017

I repubblicani al Senato cercheranno di distruggere l’assistenza sanitaria nascondendola dietro una crisi costituzionale? È una domanda seria, in parte basata su quello che accadde agli inizi di quest’anno alla Camera dei Rappresentanti.

Come ricorderete, a marzo i tentativi di abrogare e sostituire la Legge sulla Assistenza Sostenibile sembravano morti dopo che l’Ufficio Congressuale del Bilancio pubblicò un giudizio devastante, concludendo che la Camera a guida repubblicana avrebbe lasciato altri 23 milioni di americani senza assicurazione. Di fronte a un minuzioso esame dei media e al dilagare dell’opposizione dell’opinione pubblica, i leader della Camera ritirarono la loro proposta di legge, e il dibattito sembrava concluso.

Ma poi l’attenzione dei media si spostò sui tweet del Presidente e su altri scandali – e con i riflettori spenti, i leader della Camera intimidirono e corruppero a tal punto i contrari da approvare di misura, alla fine, una proposta di legge.

Potrebbe accadere qualcosa di simile al Senato? Pochi giorni fa la egualmente terribile versione della abrogazione e sostituzione del Senato – che secondo il CBO lascerebbe 22 milioni di persone in più senza assicurazione – sembrava morta. E l’attenzione dei media si spostò visibilmente su altri oggetti, concentrandosi su temi più succulenti come la storia dei rapporti tra Trump e la Russia.

Lo spostamento dell’attenzione è comprensibile. Dopo tutto, ci sono prove crescenti che la cerchia ristretta di Trump abbia in effetti colluso con la Russia durante le elezioni; nel frattempo, i discorsi e i tweet di Trump indicano con evidenza che è disponibile, piuttosto che consentire all’indagine su questo scandalo vada avanti, sia ad abusare della prerogativa di concedere la grazia che a licenziare Robert Mueller [1], provocando una crisi costituzionale.

Ma mentre questi sviluppi dominano i notiziari, né Mitch McConnell né la Casa Bianca hanno rinunciato ai loro sforzi per togliere a milioni di americani l’assistenza sanitaria. Di fatto, sabato il twittatore-in-capo, ancora una volta distruggendo regole di lunga data di decoro, si è rivolto al pubblico di una cerimonia militare, l’inaugurazione di una nuova portaerei, per fare pressione sul Senato perché approvi quella proposta di legge.

Questo ha fatto preoccupare molte persone di mia conoscenza per la possibilità che si assista ad una riedizione di quello che accadde in primavera: con i riflettori dei media che si occupano d’altro, i soliti noti potrebbero imporre l’approvazione di una terribile proposta di legge. E la Camera approverebbe rapidamente qualsiasi cosa il Senato si inventi. Dunque, siamo effettivamente in un momento di gran rischio.

Una particolare preoccupazione consiste nel fatto che l’ultimo giro di falsificazioni sulla assistenza sanitaria, assieme alla diffamazione del CBO, può darsi stia ottenendo una qualche presa politica.

A questo punto, la linea più o meno ufficiale del Partito Repubblicano è che l’Ufficio del Bilancio – il cui direttore, per inciso, è stato scelto dai repubblicani stessi – non sarebbe credibile (questo attacco ha provocato una lettera aperta di protesta firmata da tutti i passati direttori del CBO, sia repubblicani che democratici). In particolare, si pretende che la previsione di ampie perdite di assistiti sia una stravaganza, e che, nella misura in cui sarebbe coperto un numero inferiore di persone, ciò sarebbe dipeso dalle loro scelte volontarie.

In realtà, quelle previsioni di perdite nella copertura da parte del CBO sono del tutto ragionevoli, considerati i drastici tagli a Medicaid nella proposta di legge del Senato – il 26 per cento nel 2026, e persino più profondi nel decennio successivo. C’è da meravigliarsi che un individuo come la Senatrice Shelley Moore Capito del West Virginia possa persino considerare di sostenere questa proposta, quando il 34 per cento dei suoi elettori non anziani sono assistiti da Medicaid. Lo stesso vale per Jeff Flake dell’Arizona, con una quota corrispondente pari al 29 per cento.

E quanto a quelle pretese che sarebbe tutto a posto se le persone rinunciano alla copertura, giacché si tratterebbe di una loro scelta personale: è fondamentale comprendere che la proposta di legge del Senato porterebbe ad un degrado della qualità delle assicurazioni private che godono di sussidi, con la conseguenza di una riduzione elevata delle prestazioni previste nei piani assicurativi [2].

La legge attuale fornisce sussidi sufficienti perché un individuo con un reddito di 26.500 dollari possa permettersi un piano di copertura del 70 per cento delle spese mediche, il che, secondo il CBO, comporta 800 dollari di deducibilità. La proposta di legge del Senato riduce quello standard al 58 per cento, il che innalzerebbe la implicita deducibilità sino a 13.000 dollari, rendendo l’assicurazione sostanzialmente inutile. Decidere di non acquistare una tale inutile assicurazione sarebbe davvero una “scelta”?

Per inciso, si ricorda quando i repubblicani come Paul Ryan erano soliti denunciare la riforma di Obama perché le polizze assicurative che essa offriva avevano elevati ‘deducibili’? È tutta un’ipocrisia dall’inizio alla fine.

In breve, la proposta di legge del Senato è altrettanto crudele e grottesca di quello che sostengono i suoi critici. Ma dobbiamo continuare a ricordarlo ai senatori oscillanti e al loro elettorato, affinché non siano ingannati da una bufera di bugie.

Non sto dicendo che tutti dovrebbero ignorare il tradimento di Trump e Putin e tutte le sue ramificazioni: chiaramente, il destino della nostra democrazia è a un punto limite. Ma non dobbiamo permettere a questa madre di tutti gli scandali di occupare tutta la larghezza d’onda del nostro cervello: anche l’assistenza sanitaria è a un punto limite per milioni di persone.

E mentre i cittadini comuni non possono ancora far molto sull’incombente crisi costituzionale, i loro appelli, le loro lettere e proteste possono ancora fare tutta la differenza sulla assistenza sanitaria. Non consentiamo a quei brutti individui al Senato di fare cose tremende sfruttando la nostra disattenzione.

 

 

 

[1] Robert Mueller, avvocato e Direttore dell’FBI, è attualmente incaricato della direzione delle indagini sulla Russia-connection. Se Trump, che chiaramente non lo sopporta, dovesse licenziarlo si arriverebbe ad una situazione del tutto simile a quella che caratterizzo il tentativo di licenziamento di Archibald Cox da parte del Presidente Nixon. Cox era il Procuratore Speciale dell’indagine sul Watergate; il suo tentato licenziamento venne annullato di un giudice e fu abbastanza decisivo nella disfatta finale di Nixon.

[2] Come chiarito molte volte, i “deductibles” sono ‘prestazioni che le assicurazioni possono escludere’, ovvero che sono ‘deducibili’ dagli impegni delle assicurazioni. Ovviamente, i minori sussidi pubblici comporterebbero la ricerca di risparmi da parte delle assicurazioni, nella forma consentita di un ampliamento delle prestazioni escluse in partenza nei piani. Il valore delle prestazioni escludibili per i singoli individui, come si spiega nella frase successiva, passerebbe addirittura dagli 800 dollari attuali a 13.000 dollari.

 

 

 

 

 

 

 

 

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