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Un falso senso di sicurezza potrebbe ammazzare l’assistenza sanitaria, di Paul Krugman (New York Times 18 settembre 2017)

 

Complacency Could Kill Health Care

Paul Krugman SEPT. 18, 2017

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I haven’t yet read Hillary Clinton’s “What Happened,” but it seems pretty clear to me what did, in fact, happen in 2016.

These days, America starts from a baseline of extreme tribalism: 47 or 48 percent of the electorate will vote for any Republican, no matter how terrible, and against any Democrat, no matter how good. This means, in turn, that small things — journalists acting like mean kids in high school, ganging up on candidates they consider uncool, events that suggest fresh scandal even when there’s nothing there — can tip the balance in favor of even the worst candidate imaginable.

And, crucially, last year far too many people were complacent; they assumed that Trump couldn’t possibly become president, so they felt free to engage in trivial pursuits. Then they woke up to find that the inconceivable had happened.

Is something similar about to go down with health care?

Republican attempts to destroy Obamacare have repeatedly failed, and for very good reason. Their attacks on the Affordable Care Act were always based on lies, and they have never come up with a decent alternative.

The simple fact is that all the major elements of the A.C.A. — prohibiting discrimination by insurers based on medical history, requiring that people buy insurance even if they’re currently healthy, premium subsidies and Medicaid expansion that make insurance affordable even for those with lower incomes — are there because they’re necessary. Yet every plan Republicans have offered would do away with or undermine those key elements, causing tens of millions of Americans to lose health insurance, with the heaviest burden falling on the most vulnerable.

All this should be clear to everyone by now. So you might be tempted to assume that no plan along these lines can possibly pass, let alone one that, if anything, looks worse than what we’ve seen so far. But it’s precisely because so many people assume that the threat is behind us, and have turned their attention elsewhere, that health care is once again in danger.

The sponsors of the Graham-Cassidy bill now working its way toward a Senate vote claim to be offering a moderate approach that preserves the good things about Obamacare. In other words, they are maintaining the G.O.P. norm of lying both about the content of Obamacare and about what would replace it.

In reality, Graham-Cassidy is the opposite of moderate. It contains, in exaggerated and almost caricature form, all the elements that made previous Republican proposals so cruel and destructive. It would eliminate the individual mandate, undermine if not effectively eliminate protection for people with pre-existing conditions, and slash funding for subsidies and Medicaid. There are a few additional twists, but they’re all bad — notably, a funding formula that would penalize states that are actually successful in reducing the number of uninsured.

Did this bill’s sponsors — Lindsey Graham, Bill Cassidy, Ron Johnson and Dean Heller — manage to get through months of health care debate without learning anything about the issue? Maybe. But surely the rest of the Senate, not to mention much of the public, has wised up about false Republican promises. A huge majority of voters, almost two to one, consider it a good thingthat previous attempts at repealing and replacing Obamacare failed.

Yet there is a real chance that Graham-Cassidy, which is similar to but even worse than previous Republican proposals, will nonetheless become law, because not enough people are taking it seriously.

As in the presidential election, we start from a baseline of extreme tribalism, in which 48 or 49 Republican senators will vote for anything, no matter how awful, that bears their party’s seal of approval. To make a bill the law, its sponsors only need to win one or two more votes.

The main reason Republican leaders couldn’t do that on previous health bills was public outrage and activism. Letters and phone calls, demonstrators and crowds at town halls, made it clear that many Americans were aware of the stakes, and that politicians who voted to take health care away from millions would be held accountable.

Now, however, the news cycle has moved on, taking public attention with it. Many progressives have already begun taking Obamacare’s achievements for granted, and are moving on from protest against right-wing schemes to dreams of single-payer. Unfortunately, that’s exactly the kind of environment in which swing senators, no longer in the spotlight, might be bribed or bullied into voting for a truly terrible bill.

The good news is that for technical reasons of parliamentary procedure, Graham-Cassidy has to pass by the end of this month, or not at all. The bad news is that such passage is a real possibility.

So if you care about preserving the huge gains the A.C.A. has brought, make your voice heard. Otherwise we may wake up to another terrible morning after.

 

Un falso senso di sicurezza potrebbe ammazzare l’assistenza sanitaria, di Paul Krugman

New York Times 18 settembre 2017

Non ho ancora letto il libro “Che cosa è successo” di Hillary Clinton, ma, in sostanza, mi sembra abbastanza chiaro cosa è accaduto nel 2016.

Di questi tempi, l’America procede da un punto di partenza di completa appartenenza ad una faziosità tribale: il 47 o il 48 per cento dell’elettorato voterà per qualsiasi repubblicano, a prescindere da quanto sia sconcio, e contro qualsiasi democratico, a prescindere da quanto sia affidabile. Questo significa, a sua volta, che le cose minori – i giornalisti che agiscono come meschini ragazzotti di una scuola superiore, facendo comunella contro candidati che considerano sfigati, vicende che fanno pensare a scandali inediti persino quando non c’è proprio niente – possono alterare gli equilibri a favore del peggior candidato immaginabile.

E, aspetto fondamentale, l’anno scorso troppa gente si sentiva sicura: pensava che Trump non avrebbe avuto alcuna possibilità di diventare Presidente, dunque si sentiva autorizzata a impegnarsi in attività di poco conto. Poi si sono risvegliati e hanno scoperto che l’inconcepibile era accaduto.

Sta per accadere qualcosa di simile con l’assistenza sanitaria?

I tentativi repubblicani di distruggere la riforma di Obama sono ripetutamente falliti, per un’ottima ragione. I loro attacchi alla Legge sulla Assistenza Sostenibile sono sempre stati basati su bugie, e non avevano mai trovato una alternativa decente.

Il semplice fatto è che tutti gli ingredienti principali dell’ACA – il divieto per gli assicuratori di discriminare sulla base delle storie sanitarie dei pazienti, la richiesta alle persone di acquistare l’assicurazione anche se sono sul momento in salute, i sussidi sulle polizze e l’espansione di Medicaid che rendono l’assicurazione sostenibile anche per coloro che hanno i redditi più bassi – ci sono perché sono necessari. Tuttavia, ogni progetto che i repubblicani hanno offerto avrebbe eliminato o messo in crisi quegli aspetti cruciali, provocando la perdita della assicurazione sanitaria per decine di milioni di americani, con l’onere più grave che sarebbe ricaduto sui più vulnerabili.

Adesso tutto questo dovrebbe essere chiaro per tutti. Dunque si sarebbe tentati di considerare che nessun progetto su queste linee possa probabilmente essere approvato, per non dire quello che, semmai, sembra peggiore di quelli che abbiamo visto sinora. Ma è proprio precisamente perché tante persone ritengono che la minaccia sia alle nostre spalle, ed hanno volto altrove la loro attenzione, che l’assistenza sanitaria è nuovamente in pericolo.

I sostenitori della proposta di legge Graham–Cassidy stanno ora operando a loro volta nell’intento di far apparire che il voto del Senato potrebbe offrire un approccio moderato, capace di preservare le cose buone della riforma di Obama. In altre parole, continuano ad attenersi alla regola del Partito Repubblicano di mentire sia sui contenuti di quella riforma che su ciò che la sostituirebbe.

In realtà, la Graham-Cassidy è l’opposto di una proposta moderata. Essa contiene, in forma esagerata e persino caricaturale, tutti gli elementi che hanno reso le precedenti proposte repubblicane così crudeli e distruttive. Eliminerebbe l’obbligo individuale a dotarsi di una assicurazione, metterebbe a repentaglio se non sostanzialmente eliminerebbe la protezione per le persone con precedenti patologie, e abbatterebbe i finanziamenti per i sussidi e per Medicaid. Ci sono pochi colpi di scena aggiuntivi, ma sono tutti negativi – in particolare una formula di finanziamento che penalizzerebbe gli Stati che effettivamente stanno riducendo il numero dei non assicurati.

Questi sostenitori della proposta di legge – Lindsey Graham, Bill Cassidy, Ron Johnson e Dean Heller – stanno operando per superare mesi di dibattito sulla assistenza sanitaria senza imparare niente su quel tema? Forse. Ma certamente il resto del Senato, per non dire gran parte dell’opinione pubblica, hanno messo giudizio sulle false promesse dei repubblicani. Una vasta maggioranza degli elettori, in un rapporto di quasi due ad uno, considera una buona cosa che i precedenti tentativi di abrogare e sostituire la riforma di Obama siano falliti.

C’è tuttavia una reale possibilità che la Graham-Cassidy, che è simile ma persino peggiore delle precedenti proposte repubblicane, nondimeno diventi legge, perché non abbastanza persone la stanno prendendo sul serio.

Come nelle elezioni presidenziali, il punto di partenza è una faziosità di tipo tribale, con 48 o 49 Senatori repubblicani che voteranno per qualunque cosa, non importa quanto sconcia, che abbia il sigillo dell’approvazione da parte del loro partito. Per trasformare la proposta in legge, i suoi sostenitori hanno solo bisogno di guadagnare uno o due voti in più.

La principale ragione per la quale i dirigenti repubblicani non hanno potuto farlo sulle precedenti proposte di legge sanitarie è stato lo scandalo nell’opinione pubblica e l’attivismo. Le lettere e le chiamate col telefono, i dimostranti e le folle negli incontri presso le sale municipali, hanno messo in chiaro che gli americani erano consapevoli della posta in gioco, e che i politici che avessero votato per togliere l’assistenza sanitaria a milioni di persone sarebbero stati considerati responsabili.

Ora, tuttavia, il corso delle notizie si è spostato, ed ha portato con sé l’attenzione dell’opinione pubblica. Molti politici hanno già cominciato a considerare garantite le conquiste della riforma di Obama, e si stanno spostando dalla protesta contro i programmi della destra ai sogni di un sistema con i pagamenti centralizzati. Sfortunatamente, questo è precisamente il tipo di contesto nel quale i Senatori con un orientamento oscillante, non più al centro dell’attenzione, potrebbero essere corrotti o intimiditi a votare per una proposta di legge davvero terribile.

La buona notizia è che, per ragioni tecniche della procedura parlamentare, la Graham-Cassidy deve essere approvata per la fine di questo mese, oppure non potrà più esserlo. La cattiva notizia è che una tale approvazione è una possibilità reale.

Dunque, se vi preoccupate di mantenere i vantaggi che l’ACA ha comportato, fate sentire la vostra voce. Altrimenti potremo risvegliarci in un altro tremendo mattino dopo.

 

 

 

 

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