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Addio ai colpi d’effetto della politica, benvenute le bugie sfacciate, di Paul Krugman (New York Times, 11 ottobre 2018)

 

Oct. 11, 2018

Goodbye, Political Spin, Hello Blatant Lies

By Paul Krugman

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Do you remember political spin? Politicians used to deceive voters by describing their policies in misleading ways. For example, the Bush administration was prone to things like claiming that tax breaks for the wealthy were really all about helping seniors — because extremely rich Americans tend to be quite old.

But Republicans no longer bother with deceptive presentations of facts. Instead, they just flat-out lie.

What do they lie about? Lots of things, from crowd sizes to immigrant crime, from steel plants to the Supreme Court. But right now the most intense, coordinated effort at deception involves health care — an issue where Republicans are lying nonstop about both their own position and that of Democrats.

The true Republican position on health care has been clear and consistent for decades: The party hates, just hates, the idea of government action to make essential health care available to all citizens, regardless of income or medical history.

This hatred very much includes hatred of Medicare. Way back in 1961, Ronald Reagan warned that enacting Medicare would destroy American freedom. Maybe it’s just me, but I don’t think that happened. Newt Gingrich shut down the government in an attempt to force Bill Clinton to slash Medicare funding. Paul Ryan proposed ending Medicare as we know it and replacing it with inadequate vouchers to be applied to the purchase of private insurance.

And the hatred obviously extends to the Affordable Care Act. Republicans don’t just hate the subsidies that help people buy insurance; they also hate the regulations that prevent insurers from discriminating against people with pre-existing conditions. Indeed, 20 Republican state attorneys general filed a lawsuit trying to eliminate protection for pre-existing conditions, and the Trump administration has declined to oppose the suit, in effect endorsing it.

So if you’re a voter who cares about health care, it shouldn’t be hard to figure out where the parties stand. If you believe that Medicare is a bad thing and the government shouldn’t protect people with pre-existing conditions, vote Republican. If you want to defend Medicare and ensure coverage even for those who have health problems, vote Democrat.

But Republicans have a problem here: The policies they hate, and Democrats love, are extremely popular. Medicare has overwhelming support. So does protection for pre-existing conditions, which is even supported by a large majority of Republicans.

Now, you might imagine that Republicans would respond to the manifest unpopularity of their health care position by, you know, actually changing their position. But that would be hopelessly old-fashioned. As I said, what they’ve chosen to do instead is lie, insisting that black is white and up is down.

Thus Josh Hawley, as Missouri’s attorney general, is part of that lawsuit against Obamacare’s regulation of insurers; but in his campaign for the Senate, he’s posing as a defender of Americans with pre-existing conditions. Dean Heller, running for re-election to the Senate in Nevada, voted for a bill that would have destroyed Obamacare, including all protection for pre-existing conditions; but he’s misrepresenting himself just like Hawley is.

And they aren’t just lying about their own position. They’re also lying about their opponents’. Incredibly, Republicans have spent the years since passage of the A.C.A. accusing Democrats of wanting to destroy Medicare.

All of which brings me to a remarkable op-ed article on health care in USA Today, which was published under Donald Trump’s name this week. (If he actually wrote it, I’ll eat my hairpiece — although, to be fair, it was rambling and incoherent, suggesting he may have played some role in its composition.)

Part of the article claimed that the Trump administration is defending health insurance for Americans with pre-existing conditions, when the reality is that it has tried to destroy that coverage. But mostly it was an attack on proposals for “Medicare for all,” a slogan that refers to a variety of proposals, from universal single-payer to some form of public option.

And what did “Trump” say Democrats would do? Why, that they would “eviscerate” the current Medicare program. Oh, and that they would turn America into Venezuela. Because that’s what has happened to countries that really do have single-payer, like Canada and Denmark.

Why do Republicans think they can get away with such blatant lies? Partly it’s because they expect their Fox-watching followers to believe anything they’re told.

But it’s also because they can still count on enablers in the mainstream news media. After all, why did USA Today approve this piece? Letting Trump express his opinion is one thing; giving him a platform for blatant lies is another. And as fact-checker Glenn Kessler of The Washington Post put it, “Almost every sentence contained a misleading statement or a falsehood.” Even the president of the United States isn’t entitled to his own facts.

So will the G.O.P.’s Big Lie on health care work? We’ll find out in a few weeks.

 

Addio ai colpi d’effetto della politica, benvenute le bugie sfacciate,

di Paul Krugman

Vi ricordate la politica basata sulle favole? Gli uomini politici erano soliti ingannare gli elettori descrivendo le loro politiche in modi fuorvianti. Ad esempio, l’Amministrazione Bush era incline a levate di ingegno come il sostenere che gli sgravi fiscali per i ricchi riguardavano davvero le persone anziane – dato che gli americani estremamente ricchi tendevano ad essere abbastanza anziani.

Ma i repubblicani non s’arrischiano più con ingannevoli presentazioni dei fatti. Sono piuttosto passati alle menzogne senza infingimenti.

Su cosa mentono? Un po’ su tutto, dalle dimensioni delle folle ai comizi ai crimini degli immigranti, dagli stabilimenti dell’acciaio alla Corte Suprema. Ma in questo momento, lo sforzo più intenso e coordinato di sviamento riguarda l’assistenza sanitaria – un tema sul quale i repubblicani stanno mentendo senza limiti sulle loro stesse posizioni e su quelle dei democratici.

L’effettiva posizione repubblicana sulla assistenza sanitaria è stata chiara e coerente per decenni: il Partito odia, semplicemente odia, l’idea di una azione pubblica che renda l’assistenza sanitaria di base disponibile per tutti i cittadini, a prescindere dal reddito e dalle loro storie sanitarie.

Dentro quest’odio, è ricompreso in particolare l’odio per Medicare. Nel passato 1961, Ronald Reagan metteva in guardia che l’approvazione di Medicare avrebbe distrutto la libertà americana.  Forse è solo una mia opinione, ma non credo che sia successo. Newt Gingrich cercò di far chiudere bottega al Governo nel tentativo di costringere Bill Clinton ad abbattere il finanziamento su Medicare. Paul Ryan propose di chiudere Medicare come lo conosciamo e di sostituirlo con buoni inadeguati da applicare all’acquisto di assicurazioni private.

E l’odio ovviamente si estende alla Legge sulla Assistenza Sostenibile. I repubblicani non solo odiano i sussidi che aiutano la gente a comprare l’assicurazione; odiano anche le regole che impediscono agli assicuratori di discriminare ai danni delle persone con patologie preesistenti [1]. Infatti, 20 procuratori generali di Stati repubblicani hanno fatto istanza di un procedimento civile per eliminare la protezione nei casi di patologie preesistenti, e la Amministrazione Trump ha rifiutato di opporsi alla azione legale, in sostanza appoggiandola.

Dunque, se siete un elettore che ha a cuore l’assistenza sanitaria, non dovrebbe essere difficile farvi un’idea sul fronte sul quale i partiti si collocano. Se credete che Medicare sia una cosa negativa e che il Governo non dovrebbe proteggere persone con patologie preesistenti, votate repubblicano. Se volete difendere Medicare e assicurare la copertura anche per coloro che hanno problemi sanitari, votate democratico.

Ma in questo caso i repubblicani hanno un problema: le politiche che odiano, e che i democratici amano, sono estremamente popolari. Medicare ha un sostegno schiacciante. Lo stesso dicasi per la protezione delle patologie preesistenti, che è sostenuta persino da una larga maggioranza di repubblicani.

Ora, ci si potrebbe aspettare che i repubblicani rispondano alla manifesta impopolarità della loro posizione sulla assistenza sanitaria, non è difficile arrivarci, cambiando effettivamente le loro posizioni. Ma ciò sarebbe irrimediabilmente fuori moda. Come ho detto, quello che invece hanno scelto di fare è mentire: ribadire che il bianco è nero e che il sopra è il sotto.

Si dà il caso che Josh Hawley, in quanto procuratore generale del Missouri, partecipi alla causa civile contro le regole agli assicuratori della riforma di Obama; ma in queste elezioni per il Senato si sta atteggiando a difensore degli americani con patologie preesistenti. Dean Heller, che corre per la rielezione al Senato nel Nevada, ha votato per una proposta di legge che distruggerebbe la riforma di Obama, incluse tutte le protezioni per le patologie preesistenti; ma si sta presentando falsamente proprio come Hawley.

E non stanno solo mentendo sulla loro personale posizione. Mentono anche sui loro avversari. Incredibilmente, i repubblicani da anni, ovvero dalla approvazione della riforma di Obama, accusano i democratici di voler distruggere Medicare.

Tutto ciò mi porta a un rilevante commento sulla riforma sanitaria pubblicato su USA Today, che è uscito questa settimana sotto il nome di Donald Trump (se lui l’ha scritto effettivamente, mi mangio il parrucchino – sebbene, per la verità, è un commento sconclusionato e incoerente, suggerendo che lui possa avere avuto un qualche ruolo nella sua composizione).

In parte l’articolo sostiene che l’Amministrazione Trump sta difendendo l’assicurazione sanitaria per gli americani con patologie preesistenti, quando la verità è che essa ha cercato di distruggere tale copertura. Ma soprattutto esso è un attacco alle proposte per “Medicare per tutti”, uno slogan che si riferisce ad una varietà di proposte, da un centro unico di pagamento [2] per tutte le prestazioni a qualche forma di opzione pubblica [3].

E che cosa ha detto, il presunto Trump, su quello che i democratici farebbero? Suvvia, che sarebbero capaci di svuotare l’attuale programma di Medicare. Inoltre, che trasformerebbero l’America nel Venezuela. Giacché questo è quello che è successo ai paesi che hanno realmente un sistema di pagamenti unico, come il Canada e la Danimarca.

Perché i repubblicani pensano di potersela cavare con tali sfacciate bugie? In parte perché si aspettano che i loro seguaci che guardano Fox News credano ad ogni cosa che viene loro detta.

Ma anche perché possono ancora contare sulla facilitazione dei principali media dell’informazione. Dopo tutto, perché USA Today approva questo articolo? Lasciare che Trump esprima la sua opinione è una cosa: dargli una piattaforma per bugie sfacciate è un’altra cosa. E come si è espresso il ‘controllore di fatti’ Glenn Kessler del Washington Post: “Quasi ogni frase contiene affermazioni fuorvianti o falsità”. Persino il Presidente degli Stati Uniti non ha diritto ad una verità a suo proprio uso e consumo.

Dunque, la Grande Bugia del Partito Repubblicano sulla assistenza sanitaria funzionerà? Lo scopriremo tra poche settimane.

 

 

 

 

 

 

 

[1] Forse è il caso di spiegare perché queste patologie vengono definite “preesistenti”.

Il punto è che può capitare di frequente di cambiare assicurazione. La precedente assicurazione non penalizzava particolari patologie sanitarie – sia che fosse a carico del paziente sia che fosse pagata dal datore di lavoro – ma in tutti quei casi nei quali si cambia lavoro, o si perde la condizione contrattuale che metteva l’assistenza a carico del datore di lavoro, occorre una nuova assicurazione. Sennonché il nuovo assicuratore, prima della riforma di Obama, era libero di imporre costi assai più elevati a tutti coloro che avevano bisogno di assicurazione per serie patologie che esistevano in precedenza. Se si soffriva di cardiopatie o di diabete o di cancro, ad esempio, quelle malattie non erano più coperte dalla nuova assicurazione, se non pagando molto di più. La riforma di Obama ha proibito tali penalizzazioni, stabilendo il diritto di ognuno ad una assistenza di base sostenibile. Ovviamente, questo ha comportato un cambiamento radicale nell’economia assicurativa, che la riforma obamiana ottiene in questo modo: stabilendo un obbligo alla assicurazione per tutti, anche per le persone in salute; proibendo alle assicurazioni trattamenti discriminanti; dando sussidi pubblici alle famiglie più povere perché posano pagare l’assicurazione; mettendo delle tasse a carico dei più ricchi per compensare i maggiori costi pubblici.

[2] Con l’espressione “un centro unico di pagamento”, in sostanza, si allude ad un superamento del sistema delle assicurazioni private, che invece ha un ruolo determinante nel sistema sanitario americano.

[3] L’opzione pubblica è l’idea che il Governo possa competere – ad esempio utilizzando lo strumento di Medicare – con le assicurazioni private. Probabilmente con buone possibilità di successo, considerato che i risparmi che potrebbe ottenere, ad esempio nelle trattative sui farmaci, consentirebbero costi più ridotti.

 

 

 

 

 

 

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