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La crudeltà del Partito Repubblicano è una patologia preesistente, di Paul Krugman (New York Times, 28 marzo 2019)

 

March 28, 2019

G.O.P. Cruelty Is a Pre-existing Condition

By Paul Krugman

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It’s already clear how the 2020 election campaign will be waged. Republicans will claim, falsely, that Democrats want to take away your hamburgers. Democrats will assert, truthfully, that Republicans want to take away your health care.

I guess we’ll see which argument wins.

On Monday, the Trump administration adopted a new position on a lawsuit over the Affordable Care Act, telling a federal appeals court that it now supported the complete elimination of the law, which has made health insurance available to many Americans who wouldn’t have it otherwise.

We have a very good idea what would happen if this lawsuit were to succeed. Around 20 million Americans would lose health coverage.

While Donald Trump reportedly thinks that attacking the A.C.A. will please his base, the greatest devastation would actually come in states that strongly supported Trump in 2016, believing his promises that he would defend health care. In West Virginia, for example, 160,000 people — 11 percent of nonelderly adults — would see their health insurance snatched away.

Trump and his defenders are claiming that this wouldn’t happen, that they’ll unveil a great health care plan to replace Obamacare. But Republicans have been saying that for nine years, ever since Obamacare was enacted, and have never delivered. They don’t have a plan, and they never will.

So Republicans want to take away your health care. Democrats, on the other hand, want to make it better and cheaper — not just in the long run, with some kind of radical health reform, but right away.

The day after the Trump attack on Obamacare, House Democrats released a plan to enhance the A.C.A., mainly by expanding the subsidies that limit the share of income families have to spend on insurance premiums. Lower-income families would end up paying less; middle-class families whose income is now just a bit too high to qualify for subsidies, yet still find the cost of insurance hard to bear, would be brought into the system and see major gains.

We don’t yet have estimates of how many Americans would gain coverage under this plan, but it would be a lot of people. The House plan would bring national benefit levels roughly up to levels in Massachusetts, which has had a more generous A.C.A.-type plan in effect since 2006 — and where the percentage of nonelderly adults without insurance is a third of the national average. Achieving Massachusetts-type results nationally would mean around 15 million more people gaining coverage — probably unrealistic, but an indication of how big a deal this could be.

All of this would cost money, probably several hundred billion dollars over the next decade. What should Democrats do if Republicans ask how they plan to pay for it?

The answer is, laugh in their faces. The G.O.P. recently rammed through a tax cut, disproportionately benefiting the wealthy, that will probably cost $2 trillion over the next decade — with no offsetting savings. Enhanced health care could easily be paid for by rescinding just part of this big giveaway. If Republicans won’t do that, it’s not Democrats’ problem.

And if this proposal’s advocates are willing to be relaxed about funding, as they should be, the plan is basically ready to go. If Democrats take the Senate and the White House next year, they could enact the plan, easing the burdens of millions of Americans, almost immediately.

What about progressive hopes for a more fundamental health care overhaul? Representative Alexandria Ocasio-Cortez got it exactly right: While still calling for hearings on “Medicare for all,” she declared herself “happy to support any provision that strengthens the A.C.A. and plugs some of the gaps that we’re seeing.” (So far, Bernie Sanders has refused to support the plan. Let’s hope he walks that back.)

So Democrats have a realistic plan to expand health care, while Republicans are still pursuing their jihad against Obamacare. The question is why.

We have, after all, gone well beyond the point where trying to kill the A.C.A. was a smart if cynical political strategy. The act has become increasingly popular since Trump took office. Health care was central to the 2018 midterms, and 75 percent of voters who considered it the most important issue voted Democratic.

So why can’t the G.O.P. just cut its losses and accept that Obamacare has become part of our social fabric? After all, there was a time when people like Ronald Reagan insisted that Medicare would destroy American freedom; these days Republicans pose as defenders of the program (even if they’re still trying to undermine and privatize it on the sly).

Well, political scientists have some interesting thoughts about the reasons the G.O.P. won’t just throw in the towel on the A.C.A. But details aside, modern Republicans just hate the idea of using public policy to help Americans get the health care they need, even when people’s inability to get insurance is a result of pre-existing medical conditions over which they have no control.

If this seems remarkably cruel, that’s because it is — and there’s no sign that this attitude will change. In today’s G.O.P., cruelty toward the most vulnerable is a pre-existing condition.

 

 

 

La crudeltà del Partito Repubblicano è una patologia preesistente,

di Paul Krugman

È già chiaro come verrà condotta la campagna elettorale del 2010. I repubblicani sosterranno, falsamente, che i democratici vogliono togliervi i vostri hamburger. I democratici affermeranno, veracemente, che i repubblicani vogliono togliervi l’assistenza sanitaria.

Quale sarà la tesi vincente, penso che lo sapremo.

Lunedì, l’Amministrazione Trump ha fatto propria una nuova posizione su una causa civile sulla Legge sulla Assistenza Sostenibile (ACA), dicendo ad un Tribunale Federale d’Appello che adesso essa sosteneva la completa eliminazione della legge, che ha reso l’assistenza sanitaria disponibile per molti americani che altrimenti non l’avrebbero avuta.

Abbiamo un’idea molto precisa di quello che accadrebbe se la causa avesse successo. Circa 20 milioni di americani perderebbero l’assicurazione sanitaria.

Mentre si dice che Donald Trump pensi che attaccare l’ACA farà piacere alla sua base, in effetti la massima devastazione interverrebbe negli Stati che hanno sostenuto Trump nel 2016, credendo alle sue promesse secondo le quali avrebbe difeso l’assistenza sanitaria. Nella Virginia Occidentale, ad esempio, 160.000 persone – l’11 per cento degli adulti non anziani – vedrebbero strappata via la loro assistenza sanitaria.

Trump e i suoi sostenitori stanno affermando che questo non accadrebbe, che sveleranno un grande piano di assistenza sanitaria per sostituire la riforma di Obama. Ma i repubblicani lo stanno dicendo da nove anni, da quando venne varata la riforma di Obama, e non l’hanno mai consegnato. Quel piano non ce l’hanno e non l’avranno mai.

Dunque, i repubblicani vogliono togliervi l’assistenza sanitaria. Dall’altra parte, i democratici vogliono renderla migliore e più economica – non solo nel lungo periodo, con qualche soluzione di riforma sanitaria radicale, ma sin da subito.

Qualche giorno dopo l’attacco di Trump alla riforma di Obama, i democratici della Camera hanno reso pubblico un piano per rafforzare l’ACA, principalmente ampliando i sussidi che limitano la parte di reddito che le famiglie debbono spendere sui premi assicurativi. Le famiglie con redditi più bassi finirebbero col pagare di meno; le famiglie di classe media i cui redditi sono solo un po’ troppo elevati per ottenere i sussidi, e tuttavia trovano ancora i costi della assicurazione difficili da sostenere, sarebbero condotte all’interno del sistema con importanti vantaggi.

Non abbiamo ancora stime su quanti americani otterrebbero l’assicurazione con questo piano, ma si tratterebbe di una gran quantità di persone. Il piano della Camera dei Rappresentanti porterebbe i livelli nazionali del sussidio grosso modo sopra i livelli del Massachusetts, che ha conosciuto sin dal 2006 un programma più generoso del tipo dell’ACA – e dove la percentuale degli adulti non anziani senza l’assicurazione è un terzo della media nazionale. Realizzare su scala nazionale risultati del tipo del Massachusetts significherebbe che circa 15 milioni di persone in più otterrebbero la copertura – probabilmente irrealistico, ma una indicazione di quanto potrebbe essere grande questa faccenda.

Tutto questo costerebbe denaro, probabilmente svariati miliardi di dollari nel corso del prossimo decennio. Cosa dovrebbero fare i democratici se i repubblicani chiederanno come il loro piano pagherebbe questi costi?

La risposta è: ridergli in faccia. Il Partito Repubblicano di recente ha imposto un taglio delle tasse con un vantaggio sproporzionato per i ricchi, che probabilmente costerà 2 mila miliardi di dollari nel prossimo decennio – non compensato da alcun risparmio. Potenziare l’assistenza sanitaria potrebbe facilmente essere finanziato tagliando solo una parte di quel grande regalo. Se i repubblicani non vogliono farlo, questo non è un problema dei democratici.

E se i sostenitori di questa proposta possono star tranquilli sul finanziamento, come dovrebbero, il piano è fondamentalmente pronto a partire. Se il prossimo anno i democratici conquisteranno il Senato e la Casa Bianca, essi potrebbero varare il piano, alleggerendo il peso per milioni di americani, quasi da subito.

Che dire delle speranze dei progressisti di una più radicale revisione della riforma sanitaria? La Rappresentante Alexandria Ocasio-Cortez l’ha compreso nel modo più giusto: mentre si stanno ancora convocando le audizioni su “Medicare-per-tutti”, si è dichiarata “felice di sostenere qualsiasi previsione che rafforzi l’ACA e copra alcuni degli spazi vuoti che stiamo constatando” (sino a questo punto, Bernie Sanders si è rifiutato di sostenere il piano. Speriamo che faccia un passo indietro.)

Dunque i democratici hanno un piano realistico per espandere l’assistenza sanitaria, mentre i repubblicani stanno ancora perseguendo la loro guerra santa contro la riforma di Obama. La domanda è perché.

Dopo tutto, siamo arrivati ben oltre il punto nel quale provare a liquidare la legge sull’Assistenza Sostenibile era una strategia politica astuta, anche se cinica. Dal momento che Trump è entrato in carica, la legge è diventata sempre più popolare. L’assistenza sanitaria è stata centrale nelle elezioni di medio termine, e il 75 per cento degli elettori che la consideravano il tema più importante hanno votato per i democratici.

Perché dunque il Partito Repubblicano non può contenere le sue perdite e accettare che la riforma di Obama sia diventata parte del nostro tessuto sociale? Dopo tutto, ci fu un’epoca nella quale persone come Ronald Reagan insistevano che Medicare avrebbe distrutto la libertà americana; di questi tempi i repubblicani si atteggiano a difensori del programma (anche se cercano ancora di metterlo a repentaglio e di privatizzarlo di soppiatto).

Ebbene, i politologi hanno qualche interessante intuizione sulle ragioni per le quali il Partito Repubblicano non vuole proprio gettare la spugna sulla Legge sulla Assistenza sostenibile. Ma, a parte i dettagli, i repubblicani semplicemente odiano l’idea di utilizzare il potere pubblico per aiutare gli americani ad ottenere l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno, persino quando l’impossibilità delle persone ad ottenere l’assicurazione è una conseguenza di preesistenti patologie sanitarie sulle quali non hanno alcun controllo.

Se questo sembra considerevolmente crudele, è perché è così – e non c’è alcun segno che questa attitudine si modifichi. Nel Partito Repubblicano odierno, la crudeltà verso i più vulnerabili è una patologia preesistente.

 

 

 

 

 

 

 

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