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La destra schiera i ciarlatani, di Paul Krugman (New York Times, 20 aprile 2020)

 

April 20, 2020

The Right Sends In the Quacks

By Paul Krugman

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Over the past few days there have been noisy, threatening demonstrations at various statehouses demanding an end to Covid-19 lockdowns.

The demonstrations haven’t been very big, with at most a few thousand people, and involve a strong element of astroturfing — that is, while they supposedly represent a surge of grass-roots anger, some of them have been organized by institutions with links to Republican politicians, including the family of Betsy DeVos, the secretary of education.

And polls show that an overwhelming majority of Americans — including half of Republicans — are more worried that restrictions will be lifted too soon than that they will be kept in place too long.

But the demonstrators have received huge favorable coverage from right-wing media; Donald Trump called them “very responsible people”; and they were praised by White House economic adviser Stephen Moore, who compared them to Rosa Parks.

That last bit caught my eye, and not just because some of the demonstrators were waving Confederate flags. The grotesqueness of the comparison aside, why are we still hearing from Stephen Moore?

After all, Moore — whom Trump tried but failed to install as a member of the Federal Reserve Board — isn’t just a bad economist with a history of misogynistic outbursts. More to the point, he’s a quack, with a long history of misrepresenting or inventing facts to support his ideological agenda.

Among his greatest hits was a number-filled screed about the relationship between tax cuts and jobs — framed, as it happens, as an attack on yours truly — in which not a single number was remotely close to the truth.

On second thought, however, Moore fits right in. One thing the coronavirus has thrown into sharp relief is the centrality of quackery — confident pronouncements on technical subjects by people who have no idea what they’re talking about — to the whole enterprise of modern conservatism.

We know, for example, that Trump’s call for an early end to the economic lockdown was inspired in part by the writings of Richard Epstein, a conservative legal scholar who decided that he understands epidemiology better than the epidemiologists and confidently predicted that Covid-19 would kill no more than 500 people. (It’s currently killing four times that many every day.)

Or consider how Fox News responded to the unwillingness of Dr. Anthony Fauci to do what it wanted, and support an early reopening of the economy. To provide an alternative view, the network turned to … Dr. Phil, whose expertise, if he has one, is in pop psychology.

Now, much of this is familiar to anyone who has followed the debate, such as it is, over climate change. Faced with the overwhelming scientific consensus that man-made climate change is real and frightening, the right has long promoted the contrarian views of a handful of quacks — some with actual scientific credentials, but generally in fields other than climate science, and with a shared unwillingness to accept evidence that challenges their preconceptions. And there’s a strong overlap between organizations that promote climate denial and those that promoted virus denial.

But why is there such a close alliance between modern conservatism and quackery? One answer is that a political movement that demands absolute loyalty considers quacks more reliable than genuine experts, even if those experts currently support the movement’s policies.

As I’ve noted in the past, there are quite a few serious economists who also happen to be conservative, but they have been largely frozen out by the G.O.P. in favor of people like Moore. Why? Because serious economists might turn out to have principles, rejecting outlandish policy claims or changing their views in the face of evidence. And we can’t have that.

Another answer is that the modern right is driven in large part by the grievances of white men who don’t feel that they’re getting the respect they believe they deserve, and Fox-fueled hostility to “elites” who claim to know more than guys in diners — which, on technical subjects like epidemiology, they do — is a key part of the movement.

Finally, there has historically been a strong association between right-wing extremism and grifting, including snake-oil and get-rich-quick schemes. Alex Jones may attract an audience by peddling conspiracy theories, but he makes money by selling nutritional supplements, which he is now claiming offer protection against the coronavirus.

All of these factors making modern conservatism a happy hunting ground for fake experts have reached a kind of apotheosis under Donald Trump, a grifter president whose whole political strategy is based on catering to white male grievance, and who both disdains expertise and always values loyalty above competence. And one result is the wildly premature push to reopen the economy.

The good news is that many governors will probably ignore this bad advice. But others won’t, and the result will probably be many additional, avoidable deaths. If that happens, understand it for what it is: death by quackery.

 

La destra schiera i ciarlatani,

di Paul Krugman

 

Nei giorni passati ci sono state rumorose, minacciose manifestazioni presso i parlamenti degli Stati che chiedevano la fine degli isolamenti per il Covid-19.

Le dimostrazioni non sono state particolarmente affollate, al massimo poche migliaia di persone, ed hanno coinvolto una forte componente di associazioni a pagamento [1] – vale a dire che alcune di loro, mentre si suppone rappresentino una insorgenza spontanea della rabbia della gente comune, sono state organizzate in collegamento con uomini politici repubblicani, inclusa la famiglia di Betsy DeVos, la Segretaria all’educazione.

E i sondaggi indicano che una schiacciante maggioranza degli americani – inclusa una metà dei repubblicani – è più preoccupata che le restrizioni siano rimosse troppo presto che non che siano mantenute troppo a lungo.

Ma i dimostranti hanno ricevuto vasti resoconti favorevoli dai media; Donald Trump li ha definiti “persone molto responsabili” e sono stati elogiati dal consigliere economico della Casa Bianca Stephen Moore, che li ha paragonati a Rosa Parks [2].

Quest’ultimo ha catturato la mia attenzione, e non solo perché alcuni dimostranti sventolavano le bandiere della Confederazione sudista. A parte la natura grottesca del paragone, per quale ragione ci tocca ancora ascoltare Stephen Moore?

Dopo tutto, Moore – che Trump ha cercato senza riuscirci a installare come componente del Comitato della Federal Reserve – non è solo un pessimo economista con una storia di accessi di misoginia. Più precisamente, è un ciarlatano, con una lunga storia di falsificazioni o di invenzioni dei fatti a sostegno del suo programma ideologico.

Tra i suoi colpi più grandi ci fu un sermone ripieno di dati sulla relazione tra sgravi fiscali e posti di lavoro – nel contesto, si dà il caso, di un attacco al sottoscritto –  nel quale non un solo numero era lontanamente vicino alla verità.

Pensandoci meglio, tuttavia, Moore si adatta perfettamente. Se c’è qualcosa che il coronavirus ha messo in chiaro rilievo è la centralità delle imposture – pronunciamenti sicuri di sé su argomenti tecnici da parte di persone che non hanno alcuna idea di cosa stanno parlando – nell’intera ditta del conservatorismo moderno.

Sappiamo, ad esempio, che la richiesta di Trump per una conclusione precoce dell’isolamento economico è stata in parte ispirata da Richard Epstein, uno studioso conservatore di diritto che ha stabilito di intendersi di epidemiologia meglio degli epidemiologi ed ha previsto con sicurezza che il Covid-19 avrebbe ammazzato non più di 500 persone (al momento ne sta ammazzando quattro volte tanti ogni giorno).

Oppure si consideri come Fox News ha risposto alla indisponibilità del dr. Anthony Fauci a fare quello che l’emittente voleva, ovvero a sostenere una rapida riapertura dell’economia. Per fornire un punto di vista alternativo, la rete si è rivolto al … dr. Phil [3], la cui competenza, se ne ha una, è in una psicologia di largo consumo.

Ora, buona parte di questo non è una novità per chi abbia seguito il dibattito, per quello che è stato, sul cambiamento climatico. Di fronte al consenso schiacciante della scienza sul fatto che il cambiamento climatico provocato dall’uomo è vero e spaventoso, la destra ha da tempo promosso i punti di vista opposti di una manciata di ciarlatani – alcuni con effettive credenziali scientifiche, ma in genere in campi diversi dalla scienza del clima, e con una comune indisponibilità ad accettare le prove che sfidano i loro preconcetti. E c’è una forte coincidenza tra lee organizzazioni che promuovono il negazionismo sul clima e quelle che promuovono il negazionismo sul virus.

Ma come si spiega questa stretta alleanza tra il conservatorismo moderno e la cialtroneria? Una risposta è che un movimento che chiede assoluta fedeltà considera gli impostori più affidabili dei veri esperti, anche nel caso in cui quegli esperti sostengano attualmente le politiche del movimento.

Come ho notato in passato, ci sono alcuni seri economisti che si dà il caso siano anche conservatori, ma essi sono stati largamente messi da parte dal Partito Repubblicano a favore di individui come Moore. Perché? Perché può venir fuori che gli economisti seri abbiano principi, rigettino argomenti politici stravaganti oppure modifichino le loro opinioni a fronte di fatti. E quello non si può ammettere.

Un’altra risposta è che la destra contemporanea è in gran parte guidata da uomini bianchi che non sentono di stare ottenendo il rispetto che credono di meritare, e l’ostilità alimentata da Fox News verso le “elite” che sostengono di saperne di più della gente nelle trattorie – il che, su argomenti tecnici come l’epidemiologia, corrisponde ai fatti – è una componente cruciale del movimento.

Infine, c’è stata storicamente una forte associazione tra l’estremismo della destra e l’industria degli imbrogli, compresi i venditori di pozioni miracolose e di tecniche per diventare-subito-ricchi. Alex Jones [4] può attirare un pubblico mettendo in circolazione teorie cospirative, ma fa soldi vendendo integratori alimentari, che adesso pretende offrano protezione contro il coronavirus.

Tutti questi fattori che rendono il conservatorismo moderno un felice terreno di caccia per i falsi esperti hanno raggiunto una sorta di apoteosi con Trump, un Presidente imbroglione la cui intera strategia politica è basata sul soddisfare il risentimento dei maschi bianchi e che disprezza la competenza, sopra la quale apprezza sempre la fedeltà. E un risultato è la terribilmente prematura spinta a riaprire l’economia.

La buona notizia è che probabilmente molti Governatori ignoreranno questo cattivo consiglio. Ma altri non lo faranno, e il risultato probabilmente saranno molte morti evitabili in più. Se accadrà, lo si intenda per quello che è: morti attribuibili agli impostori.

 

 

 

 

 

 

[1] Lo stranissimo termine “astroturf” – che significa campo da gioco sintetico, dove Astro è la denominazione di un campo del genere, pare il primo campo sintetico nella storia del baseball – è stato passato al linguaggio politico, ad indicare quelle organizzazioni che collocano iniziative propagandistiche, e in particolare inscenano manifestazioni e raduni a pagamento, che i media diffondono poi come reali. Difficile tradurlo, anche se in fondo indica un fenomeno artificiale, come un campo da gioco sintetico.

[2] Rosa Louise Parks (nata Rosa Louise McCauley; Tuskegee4 febbraio 1913 – Detroit24 ottobre 2005) è stata un’attivista statunitense. Fu figura-simbolo del movimento per i diritti civili, divenuta famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus a un bianco, dando così origine al boicottaggio dei bus a Montgomery. (Wikipedia)

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[3] Phil McGraw, soprannominato Dr. Phil (Vinita1º settembre 1950), è uno psicologoautore televisivo e conduttore televisivo statunitense. Dal 2002 è autore e presentatore del popolare talk show omonimo Dr. Phil.

[4] Alexander Emerick Jones (Dallas11 febbraio 1974) è un conduttore radiofonico statunitense, noto sostenitore di varie teorie del complotto.

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