Articoli sul NYT

Votare repubblicano significa votare contro l’assistenza sanitaria, di Paul Krugman (New York Times, 21 settembre 2020)

Sep 21, 2020

Voting G.O.P. Means Voting Against Health Care

By Paul Krugman

zz 898

If you or someone you care about are among the more than 50 million Americans suffering from pre-existing medical conditions, you should be aware that the stakes in this year’s election go beyond abstract things like, say, the survival of American democracy. They’re also personal. If Donald Trump is re-elected, you will lose the protection you’ve had since the Affordable Care Act went into effect almost seven years ago.

The death of Ruth Bader Ginsburg has made this even more obvious. In fact, it’s now possible that coverage of pre-existing conditions will be stripped away even if Trump loses to Joe Biden, unless Democrats also take the Senate and are prepared to play serious hardball. But health care was always on the line.

Now, Trump denies this; like almost every other politician in his party, he keeps insisting that he has a plan to protect Americans with pre-existing conditions. But he and they are lying. And no, that’s not too strong a term.

On Trump: In early August he promised that he would soon release a great health care plan to replace Obamacare, probably by the end of the month. We’ve heard nothing since, which isn’t surprising, since he has made and broken similar promises many times.

It’s safe to assume that there was never any basis for these promises; there is not now and has never been a secret skunk works in the executive branch devising a brilliant new health plan.

Among other things, Trump administration officials have been too busy botching their response to the coronavirus. Did I mention that, as we pass the 200,000 deaths mark, cases appear to be rising again?

But we would know that Republicans are lying about pre-existing conditions even if Trump hadn’t established such a remarkable record of serial dishonesty. For the fundamental logic of health policy says that if you want to protect pre-existing conditions, you either have to have the government provide health insurance directly, as it does with Medicare and Medicaid, or use a combination of strict regulation and subsidies to induce private insurers to offer coverage.

And if you do try to rely on private insurers, the necessary system of regulation and subsidies will, inevitably, look a lot like Obamacare.

To protect people with pre-existing conditions, you must prevent insurers from discriminating based on medical history — which includes imposing minimum standards, so that they can’t offer cheap, minimalist plans that appeal only to the healthy while charging exorbitant premiums on plans that help those who really need care.

You also need to induce healthy people to sign up for coverage, which means providing financial incentives to do so — especially generous subsidies to working-class adults.

In other words, you need a system very similar to the one America has had since 2014, when the Affordable Care Act went fully into effect. That system can and should be made better, but this would require spending more, not less — which is, in fact, what Biden is proposing.

None of this is news. The G.O.P.’s inability to come up with a superior alternative to Obamacare was put on stark display in 2017, when Republicans came very close to enacting their own health care plan.

At the time, the Congressional Budget Office estimated that the legislation would cause 32 million Americans to lose health insurance — and even that number understated the likely damage, because those still buying insurance would have faced sharply higher premiums.

How does Ginsburg’s death affect the health care outlook? The Trump administration is backing a lawsuit, now before the Supreme Court, claiming that a fairly minor provision in the 2017 tax cut somehow rendered the whole Affordable Care Act unconstitutional. It’s a ludicrous argument — but Republican judges in lower courts have backed it anyway, and a court without Ginsburg is more likely to let partisanship override any pretense of respect for logic.

The odds that the court will destroy Obamacare, and with it protection for pre-existing conditions, will obviously go up if Trump is able to install a right-wing partisan to replace Ginsburg. And even if this particular attempt to take away health insurance from millions falls short, it’s a safe bet that a court with a 6-3 conservative majority will find some excuse to undermine the protections Americans have come to count on.

Indeed, such a court might well try to strike down Obamacare even if Trump loses.

So are Americans with pre-existing conditions doomed? Not if Democrats take the Senate as well as the White House. If they do that, they’ll be in a position to quickly reinstate an improved version of Obamacare soon after Biden is sworn in.

And yes, adding seats to the court will have to be on the table. Spare me talk about norms. Between Trump’s lawlessness and Mitch McConnell’s naked power plays, Republicans have forfeited any right to complain if Democrats legally act to protect the well-being of millions of Americans.

So once again, if you or someone you care about has a pre-existing condition, be aware that your fate is very much on the ballot this year.

 

Votare repubblicano significa votare contro l’assistenza sanitaria,

di Paul Krugman

 

Se voi o qualcuno che avete a cuore è tra i più di 50 milioni di americani che soffrono di patologie sanitarie preesistenti, dovreste essere consapevoli che la posta in gioca nelle elezioni di quest’anno va oltre cose astratte come, ad esempio, la sopravvivenza della democrazia americana. Essa è anche di natura personale. Se Donald Trump viene rieletto, perderete la protezione che avete avuto dal momento in cui la Legge sulla Assistenza Sostenibile è entrata in funzione quasi sette anni orsono [1].

La morte di Ruth Bader Ginsburg [2] ha reso questo persino più evidente. Di fatto, adesso è possibile che la copertura delle patologie preesistenti venga strappata via anche se Trump perde con Joe Biden, a meno che i democratici non conquistino anche il Senato e siano disposti a fare sul serio il gioco duro. Eppure, l’assistenza sanitaria è sempre stata a rischio.

Adesso, Trump lo nega; come quasi tutti gli altri dirigenti del suo partito, continua ad insistere di avere un piano per proteggere gli americani con preesistenti patologie. Ma lui e loro stanno mentendo. E non è affatto una espressione troppo forte.

Riguardo a Trump: ai primi di agosto promise che avrebbe reso pubblico un grande piano di assistenza sanitaria per sostituire le riforma di Obama, probabilmente per la fine del mese. Da allora non abbiamo sentito niente, il che non è sorprendente dal momento che egli ha fatto e violato tale promesse svariate volte.

Si può stabilire con certezza che non c’è mai stata alcuna base per tali promesse; non c’è adesso e non c’è mai stato nel settore esecutivo uno straccio di piano segreto che concepisca un nuovo geniale programma sanitario.

Tra le altre cose, i dirigenti della Amministrazione Trump sono stati troppo occupati a mettere insieme alla meno peggio la loro risposta al coronavirus. Vi ho detto che, nel mentre superiamo il discrimine dei 200.000 morti, sembra che i casi siano di nuovo in crescita?

Eppure noi sapremmo che i repubblicani stanno mentendo anche se Trump non avesse collezionato un tale considerevole record di disonestà seriale sulla patologie preesistenti. Perché la logica elementare della politica sanitaria dice che se si vogliono proteggere le patologie preesistenti, o l’assicurazione sanitaria è fornita direttamente dal Governo, come nel caso di Medicare e di Medicaid, oppure si utilizzano una stretta regolamentazione e i sussidi per indurre gli assicuratori privati ad offrire la copertura.

E se si cerca di basarsi sul sistema assicurativo privato, la necessaria combinazione di regolamentazione e di sussidi, inevitabilmente, assomiglierà molto alla riforma sanitaria di Obama.

Per proteggere le persone con patologie preesistenti, si deve impedire alle assicurazioni di fare discriminazioni sulla base della storia sanitaria personale – il che comporta l’imposizione di standard minimi, in modo tale che esse non possano offrire piani economici e minimalistici che attraggono soltanto le persone sane, al tempo stesso caricando polizze esorbitanti sui piani che aiutano le persone che hanno realmente bisogno della assistenza.

C’è anche bisogno di indurre le persone sane ad iscriversi ad una assicurazione, il che comporta fornire gli incentivi finanziari perché accada – in particolare generosi sussidi per i lavoratori adulti.

In altre parole, c’è bisogno di un sistema molto simile a quello che l’America ha avuto a partire dal 2014, quando la Legge sulla Assistenza Sostenibile è entrata pienamente in funzione. Quel sistema può e deve essere migliorato, ma questo richiede di spendere di più, non di meno – che è, nai fatti, quello che Biden sta proponendo.

Nessuna di queste è una notizia nuova. L’incapacità del Partito Repubblicano di venir fuori con una alternativa superiore alla riforma di Obama venne messa in estrema evidenza nel 2017, quando i repubblicani andarono molto vicini ad approvare un loro proprio programma di assistenza sanitaria.

A quel tempo, l‘Ufficio Congressuale del Bilancio stimò che la legge avrebbe provocato la perdita della assicurazione sanitaria a 32 milioni di americani – e persino quel numero sottostimava il probabile danno, perché coloro che avessero continuato ad acquistare l’assicurazione sarebbero andati incontro a bruschi aumenti delle polizze.

In che modo la morte della Ginsburg influenza le prospettive della assistenza sanitaria? L’Amministrazione Trump sta appoggiando una causa legale, adesso dinanzi alla Corte Suprema, che sostiene che una previsione abbastanza secondaria del taglio delle tasse del 2017 in qualche modo avrebbe reso tutta la Legge sulla Assistenza Sostenibile incostituzionale. È un argomento specioso , ma i giudici repubblicani nei tribunali di grado inferiore l’hanno comunque sostenuto, e una Corte senza la Ginsburg è più probabile permetta che la faziosità scavalchi ogni apparenza di rispetto per la logica.

La probabilità che la Corte distrugga la riforma di Obama e con essa la protezione per le patologie preesistenti, ovviamente crescerà se Trump riesce a installare un fazioso della destra al posto della Ginsburg. E anche se questo particolare tentativo di togliere l’assistenza a milioni di persone non riuscisse, si può scommettere che una Corte con una maggioranza di conservatori di 6 a 3 troverà qualche scusa per mettere a repentaglio le protezioni sulle quali gli americani sono arrivati a contare.

In effetti, una tale Corte potrebbe ben cercare di abbattere la riforma di Obama anche se Trump perdesse.

Dunque gli americani con patologie preesistenti hanno il destino segnato? No, se i democratici si aggiudicano il Senato oltre alla Casa Bianca. Se lo fanno, saranno nella condizione di ristabilire rapidamente una versione migliorata dell’Obamacare subito dopo l’investitura di Biden.

E, perché no?, la aggiunta di seggi alla Corte dovrebbe essere messa sul tavolo. Risparmiatemi di parlare di regole. Tra l’illegalità di Trump e gli scoperti giochi di potere di Mitch McConnell, i repubblicani hanno rinunciato ad ogni diritto di lamentarsi se i democratici agiscono legalmente per proteggere il benessere di milioni di americani.

Dunque, ancora una volta, se voi o qualcuno che avete a cuore ha patologie preesistenti, siate consapevoli che il vostro destino in buona misura è nella votazione di quest’anno.

 

 

 

 

 

 

 

[1] Perché la eliminazione delle riforma sanitaria di Obama metterebbe fuori dal mercato assicurativo coloro che hanno patologie preesistenti? Come abbiamo chiarito più volte nelle note, questo dipende principalmente dal fatto che il numero degli americani che perdono-modificano il loro posto di lavoro è molto elevato. Ad ogni passaggio del genere, si perde anche la assicurazione sanitaria e si deve procurarsene un’altra; il tal modo ci si imbatte nella politica delle assicurazioni, che rendono assai più costose le nuove assicurazioni per coloro che hanno patologie pregresse rilevanti (problemi  cardiaci, diabete, cancro). Ma, se ben capisco, anche quando una malattia si manifesta ex-novo, e non era contemplata nel piano assicurativo, ci si può imbattere in una forte revisione dei costi. In sostanza, la legge di Obama aveva al centro la eliminazione di questi odiosi sovraccosti assicurativi, ma la sua abrogazione li reintrodurrebbe obbligatoriamente.

[2] Come è probabilmente noto Ruth Ginsburg, deceduta nei giorni passati,  era una componente della Corte Suprema degli Stati Uniti, famosa per il suo orientamento progressista in particolare in materia di legislazione sui diritti civili. È anche probabile che il suo prestigio le consentisse di avere un ruolo nella Corte che andava oltre la circostanza di essere stata scelta nel 1993 da Bill Clinton.

(PS: avevo aggiunto al testo una foto della Signora Ginsburg, ma il programma mi impedisce di pubblicarla “per ragioni di sicurezza”. Cosa significa? La foto di una vecchia  signora nonché giudice rispettatissima che è apparsa su tutti i giornali è una minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti?)

 

 

 

 

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"