Blog di Krugman

A proposito del non abboccare alle falsificazioni sulla riforma della sanità di Obama (12 febbraio 2014)

 

Feb 12, 5:56 pm

Unskewing Obamacare

If you’ve been tracking the news on signups under the Affordable Care Act – which is easy thanks to Charles Gaba’s invaluable site – you already knew that the program was making a pretty good recovery from the botched start. Now, however, it’s official: as of the end of January signups were only about a million behind their projected track as of last spring, which means that as of March 31 the total is likely to be 6-point-something million rather than the projected 7 million. In other words, basically OK.

But here’s the thing: every online article I’ve seen about the latest numbers is followed by a huge number of vitriolic comments insisting that it isn’t true, that Obamacare is a total disaster. Some commenters declare that all the numbers are lies; others, getting their take from right-wing bloggers, say that all of those who have signed up but not yet paid their first premium – ahem, 47 percent of the total – will never pay and are fake enrollees. And so on.

You can’t help but notice the resemblance to the “unskewing” fever of the final weeks of the 2012 election, when everyone on the right knew, just knew, that the polls showing a clear Obama edge were biased and wrong, and that if you reworked the numbers somehow they pointed to a Romney triumph.

Now, you might ask, how do I know that the Obamacare unskewers are wrong? Actually, I don’t know that for sure – but it’s very unlikely that they’re right. For one thing, they are more or less the same as the poll unskewers – people who know nothing about the subject, but know what they want to believe. For another, CBO – which has a reputation to defend – thinks it’s going to be OK. Finally, the insurers, who have real money on the line, seem fairly calm, which wouldn’t be the case if they saw really terrible enrollment.

Two things are interesting about all of this. First, the right has evidently learned nothing from the unskewing debacle. And second, right-wingers are totally vested in the idea of an Obamacare collapse. They have no plan B, and their only answer to growing evidence that it’s not going to happen is furious denial.

 

A proposito del non abboccare alle falsificazioni sulla riforma della sanità di Obama [1]

 

Se stavate seguendo le notizie sulle iscrizioni alla Legge sull’Assistenza Sostenibile – la qualcosa è facile grazie all’inestimabile sito di Charles Gaba – sapevate già che il programma stava realizzando un recupero piuttosto buono rispetto alla pasticciata partenza. Ora, tuttavia, è ufficiale: alla fine di gennaio le registrazioni erano soltanto un milione sotto il loro previsto andamento nella primavera passata, il che significa che al 31 marzo è probabile che esse siano sei milioni virgola qualche cosa, invece dei previsti sette milioni. In altre parole, fondamentalmente sta andando bene.

Ma qua è il punto: ogni articolo online che ho visto sugli ultimi dati è seguito da un gran numero di commenti al vetriolo che insistono sul fatto che questo non è vero e che la riforma della assistenza di Obama è un disastro totale. Alcuni commentatori dichiarano che tutti i dati sono menzogne; altri, derivando il loro giudizio dai bloggers della destra, dicono che tutti quelli che si sono iscritti  ma non hanno ancora pagato la loro prima polizza – guarda caso, il 47 per cento del totale [2] – non pagheranno mai e sono registrazioni false. E così via.

Può non esservi d’aiuto, ma notate la somiglianza con la febbre del “non fidarsi delle falsificazioni ” delle settimane finali delle elezioni del 2012, quando tutti a destra sapevano, sapevano con certezza, che i sondaggi che mostravano un chiaro margine a favore di Obama erano tendenziosi e sbagliati, e che se rielaboravate i numeri essi in qualche modo indicavano un trionfo di Romney.

Ora, potete chiedervi, come faccio a sapere che i sostenitori  della tesi del ‘non abboccare’ alle falsificazioni sulla riforma di Obama stiano sbagliando? Per la verità, non lo so con certezza – ma è molto improbabile che abbiano ragione. Per un aspetto, essi sono più o meno gli stessi che non volevano dar retta ai sondaggi – gente che sulla materia specifica non sa niente, ma sa cosa vuole credere. Per un altro aspetto, il Congressional Budget Office – che ha una reputazione da difendere – pensa che la vicenda sia destinata a finir bene. Infine, gli assicuratori, che mettono in ballo soldi veri, sembrano abbastanza calmi, e non sarebbe così se vedessero per davvero un dato sulle registrazioni terribile.

In tutto questo ci sono due cose interessanti. La prima, la destra non ha evidentemente imparato niente dalla debacle sui presunti imbrogli. E la seconda, la destra è totalmente presa dall’idea di un crollo della riforma della assistenza di Obama. Non hanno un Piano B, e l’unica risposta alle prove crescenti di quello che non sta accadendo è un negazionismo furioso.



[1] [1] “to skew” significa “distorcere”, dunque “unskewing” dovrebbe significare il contrario. E il contrario dovrebbe indicare non tanto l’impossibilità di distorcere, quanto la volontà di non farsi confondere dagli imbrogli, o dai brogli.

[2] Suppongo per combinazione, il 47 per cento era anche il famigerato numero con il quale Mitt Romney aveva ‘stimato’ la percentuale di americani che vivono alle spalle della assistenza pubblica.

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