Blog di Krugman

Austerità ed isteresi (20 giugno 2014)

 

Jun 20 9:34 am

Austerity and Hysteresis

Larry Ball has an important paper documenting, on a consistent basis, a very disturbing point: if you believe official estimates of potential output, the Great Recession and its aftermath have done incredible damage, not just to short-run output and employment, but to long-run prospects.

Here’s my back of the envelope version. If you look at the IMF’s “advanced country” real GDP aggregate, it grew 18 percent from 2000 to 2007 — and back in 2007 it was generally expected to keep rising at more or less the same rate. In fact, advanced-country GDP is likely to be only around 6 percent higher in 2014 than it was in 2007, or 10 percent below trend. Yet official estimates of economic slack are much lower than 10 percent — the IMF’s estimate for 2014 is only 2.2 percent. So the numbers seem to imply that the economic crisis caused something like an 8 percent hit to economic potential all across the advanced world, which is huge.

One possibility is that the output gap numbers are wrong; we’re actually having a very hard time figuring out how much slack there is. Another possibility is that it’s just a coincidence that underlying growth slowed at the same time as the crisis. But if you take the numbers seriously, they do seem to indicate that hysteresis — short-term shocks quasi-permanently hurt the economy’s potential — is a very big issue.

Suppose, in particular, that we look at the correlation between austerity policies and the decline in potential output. In the figure below I plot the IMF’s estimates of the change in structural deficits as a percentage of potential GDP, 2009-2013, against Ball’s estimates of the decline in potential output in 2013 relative to pre-crisis expectations:

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This suggests that austerity equal to one percent of GDP reduces potential output by around 1 percent. That’s huge — easy enough to make austerity a hugely self-defeating policy even in purely fiscal terms.

There are various ways you can try to rationalize away this correlation. But it nonetheless looks as if economic policy has been even more destructive than we thought.

 

Austerità ed isteresi

 

Larry Ball pubblica un importante saggio che documenta, con abbondanza di riferimenti, un aspetto assai inquietante: se si crede alle cifre ufficiali sulla produzione potenziale, la Grande Recessione e le sue conseguenze hanno fatto un danno incredibile, non solo sulla produzione nel breve periodo e sull’occupazione, ma anche sulle prospettive di lungo periodo.

Ecco la mia versione buttata giù alla svelta. Se si osserva l’aggregato del PIL reale alla voce “paesi avanzati” del FMI, esso è cresciuto del 18 per cento dal 2000 al 2007 – e nel passato 2007 in generale ci si aspettava che continuasse a crescere più o meno allo stesso ritmo. Nei fatti, il PIL dei paesi avanzati è probabile che nel 2014 sia più alto di appena circa il 6 per cento rispetto al 2007, ovvero il 10 per cento al di sotto della linea di tendenza. Tuttavia, le stime ufficiali della lentezza dell’economia sono molto più basse del 10 per cento – la stima del FMI per il 2014 è soltanto il 2,2 per cento. Dunque, i numeri sembrano comportare che la crisi economica abbia provocato un colpo pari ad un 8 per cento al potenziale economico in tutto il mondo avanzato, che è un dato molto grande.

Una possibilità è che i dati sul differenziale della produzione siano sbagliati; in verità abbiamo molte difficoltà ad immaginarci quanto la situazione sia fiacca. Un’altra possibilità è che si tratti solo di una coincidenza, che la crescita in corso abbia rallentato nello stesso periodo della crisi. Ma se si prendono quei dati sul serio, essi sembrano indicare che l’isteresi – gli eventi negativi di breve periodo che danneggiano in modo quasi permanente il potenziale economico – sia un tema molto grande [1].

Supponiamo, in particolare, che si osservi la correlazione tra le politiche dell’austerità ed il declino nella produzione potenziale. Nella figura sotto traccio le stime del FMI sui mutamenti dei deficit strutturali come percentuali del PIL potenziale, periodo 2009-2013, a confronto con le stime di Ball sul declino della produzione potenziale nel 2013 in rapporto con le aspettative precedenti alla crisi:

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Questo suggerisce che una austerità pari all’1 per cento del PIL riduce la produzione potenziale di circa l’1 per cento. E’ molto – del tutto sufficiente a rendere l’austerità una politica ampiamente autodistruttiva, persino in termini puramente di finanza pubblica.

Ci sono vari modi nei quali si può cercare di trarre spunti da questa correlazione. Nondimeno, sembra che la politica economica sia stata persino più distruttiva di quanto pensassimo.

 

 

[1] L’Isteresi è il fenomeno per il quale il valore assunto da una grandezza che dipende da altri fattori è determinato non solo dagli ultimi valori di tali fattori, ma anche dai valori che essi avevano in precedenza, che in qualche modo cumulano i loro effetti sull’oggetto che si sta considerando. Più semplicemente, è il fenomeno per il quale un sistema reagisce in ritardo alle sollecitazioni e sconta la loro linea di tendenza complessiva. Il termine, derivante dal greco ὑστέρησις (hystéresis, “ritardo”), fu introdotto nel senso moderno da James Alfred Ewing nel 1890, ed è usato in generale nella teoria dei sistemi dinamici, quindi non solo in fisica, ma anche in biologia ed economia. (Wikipedia)

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