Blog di Krugman

L’odio verso l’assistenza sanitaria (14 luglio 2014)

 

Jul 14 7:42 pm

Health Care Hatred

The good news about Obamacare so far shouldn’t be considered disputable. Enrollments really are above target; multiple independent surveys show a sharp drop in the uninsured population; health care cost growth really has slowed dramatically, whatever the reason; the newly insured are generally satisfied with their coverage. If you want to insist that big problems lie ahead, fine (but please explain), but the facts so far are pretty good.

But what I’m getting — and what you get whenever you suggest that things are going OK — is an outpouring, not so much of disagreement, as of fury. People get red-in-the-face angry, practically to the point of incoherence, over the suggestion that it’s not a disaster.

What’s that about? Partly it may be Obama derangement syndrome. I was struck by mail I received after my last column accusing me of shilling for Obama and refusing to admit what a disaster he’s been — when the column didn’t so much as mention the guy. Obamacare was a label stuck on the Affordable Care Act by its opponents, to tie the president to the disaster to come; now they’re livid that it, and he, are turning out OK.

Partly it may be general hatred for any kind of program that helps the less fortunate, especially if they happen to be, you know, not white. Such programs must be disasters — don’t bother me with evidence.

And partly, I suspect, there’s now an element of shame. If this thing is actually working, everyone who yelled about how it would be a disaster ends up looking fairly stupid.

But, you know, sometimes looks don’t deceive.

 

L’odio verso l’assistenza sanitaria

Le buone notizie sulla riforma della assistenza di Obama, sino a questo punto, non dovrebbero essere considerate discutibili. Le iscrizioni sono sopra l’obbiettivo; molti sondaggi indipendenti mostrano una brusca caduta nella popolazione non assicurata; la crescita dei costi della assistenza sanitaria è davvero rallentata in modo spettacolare, qualsiasi sia la ragione; i nuovi assicurati sono generalmente soddisfatti della loro copertura assicurativa. Se si intende ribadire che i grandi problemi verranno più oltre, va bene (magari spiegatevi), ma i fatti sino a questo punto sono abbastanza positivi.

Ma quello che io ottengo – e che ottenete voi ogni qual volta mostrate che le cose stanno andando bene – è una sorta di sfogo, non tanto per una diversa valutazione, ma proprio per rabbia. La gente diventa rossa in faccia per la rabbia, praticamente sino al punto dell’illogicità, quando si suggerisce che non è stato un disastro.

Da cosa dipende? In parte, può darsi dalla sindrome di disordine mentale derivante da Obama. Sono colpito dalle mail che ho ricevuto dopo il mio ultimo articolo che mi accusano di fare la propaganda per Obama e di rifiutare di ammettere quale disastro sia stato – dato che l’articolo neanche faceva menzione del soggetto. “Obamacare” era un’etichetta affibbiata alla Legge sulla Assistenza Sostenibile dai suoi oppositori, per collegare il Presidente al disastro in arrivo; ora si diventa lividi alla notizia che la legge, e il Presidente, ne emergono positivamente.

In parte potrebbe essere il generale disprezzo verso ogni genere di programma che aiuti i meno fortunati, specialmente coloro che non sono – sapete, per combinazione – bianchi. Programmi del genere non possono che essere disastri – e non infastiditeci con le prove.

Ed in parte, ho il sospetto, ora c’è un senso di vergogna. Se la cosa sta effettivamente funzionando, ognuno che gridava il disastro che sarebbe stato, finisce col sembrare discretamente stupido.

Ma, sapete, qualche volta le apparenze ingannano.

 

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