Blog di Krugman

I mille miliardi di dollari zombie (8 settembre 2014)

 

Sep 8 10:12 am

The Trillion Dollar Zombie

I’ve often remarked on the remarkable tenacity of the inflationista doctrine (Santellinomics? CNBCnomics?) among investors, given the fact that believing the people who have been warning about soaring inflation and interest rates would have lost you a lot of money. How much money? Cordell Eddings at Bloomberg puts a number to it: $1 trillion in gains on U.S. government bonds since QE began. Actually, this is arguably a low estimate; if you really believed in this stuff, you wouldn’t just have failed to hold US debt, you would have bet against it — as, for example, John Paulson (as described in the article) and Eric Cantor did.

And let’s be clear: those of us who understood the nature of liquidity traps predicted low rates of both interest and inflation from the beginning — in the face of loud declarations that this was absurd, that big deficits and rapid expansion of the monetary base would of course be inflationary. This has to be one of the most dramatic examples in the history of economics of a surprising, successful prediction.

Yet as far as I can tell, not one of the people who signed the infamous 2010 letter accusing Bernanke of debasing the dollar has admitted having been wrong, or shown even a hint of reconsidering. More to the point, perhaps, the doctrine has retained much of its hold. Look at the comments on that Bloomberg piece; most of them either declare that we do too have high inflation, but the feds are hiding it in Area 51, or that the data don’t matter because the Fed is manipulating rates (hey, it can do that without adverse consequences? Then why not?)

As I’ve written on a number of occasions, I think it’s fundamentally about affinity fraud. The consumers of this stuff like the attitude of the inflationistas — their hostility to helping the poor, their disdain for snooty professors, etc. And so they trust them no matter how bad their past results have been.

 

I mille miliardi di dollari zombie

Ho spesso sottolineato la considerevole tenacia della dottrina inflazionista (chiamiamola Santellinomics? O CNBCnomics? [1]) tra gli investitori, in considerazione del fatto che gli individui che avevano messo in guardia su una inflazione e su tassi di interesse che sarebbero schizzati alle stelle, vi avrebbero fatto perdere una grande quantità di soldi. Quanti soldi? Cordell Eddings su Bloomberg tira un numero: mille miliardi di guadagni sulle obbligazioni statali degli Stati Uniti dal momento degli inizi della ‘facilitazione quantitativa’ [2]. In effetti, è probabilmente una stima bassa; se aveste realmente creduto in roba del genere, non avreste soltanto mancato di possedere il debito statunitense, avreste anche scommesso contro di esso – come, per esempio, John Paulson (come descritto nell’articolo) ed Eric Cantor fecero.

E siamo chiari: coloro tra noi che compresero la natura delle trappole di liquidità predissero bassi tassi sia degli interessi che dell’inflazione sin dall’inizio – a fronte di rumorose dichiarazioni secondo le quali si trattava di assurdità, giacché i grandi deficit e la rapida espansione della base monetaria sarebbero ovviamente stati fattori di inflazione. Si deve trattare di uno dei più spettacolari esempi, nella storia dell’economia, di una sorprendente previsione di successo.

Tuttavia, per quanto ne so, nessuna delle persone che firmarono la famigerata lettera del 2010, nella quale si accusava Bernanke di svalutare il dollaro, hanno ammesso di aver avuto torto, o anche solo mostrato un cenno di riconsiderazione. Più precisamente, forse, quella dottrina ha mantenuto gran parte della sua presa. Si guardi ai commenti su quell’articolo di Bloomberg; la maggioranza di essi afferma o che noi abbiamo per davvero una inflazione troppo alta, ma il Governo Federale la tiene nascosta in qualche Area 51 [3], o che i dati non contano perché la Fed sta manipolando i tassi (signori, può farlo senza conseguenze negative? Allora, perché non farlo?)

Come ho scritto in un certo numero di occasioni, penso che fondamentalmente si tratti di un “reato di sfruttamento dell’appartenenza”[4]. A coloro che si abbeveravano a queste frottole, piace la disposizione di fondo degli inflazionisti – la loro ostilità ad aiutare i poveri, il loro disprezzo per gli intellettuali altezzosi, etc. E dunque credono a cose del genere, a prescindere da quanti risultati negativi abbiano collezionato nel passato.

 

 

[1] Ovvero i nomi di due attori principali della propaganda conservatrice in materia di politiche monetarie: il giornalista Rick Santelli ed il canale televisivo CNBC.

[2] A proposito di ‘quantitative easing’, vedi le note sulla traduzione.

[3] La enorme area militare americana – collocata nello Stato del Nevada e grande in pratica come la Sardegna – nella quale si suppone avvengano anche ricerche ed esperimenti molto segreti, al punto da essere diventata un luogo privilegiato di varie congetture ufologiche.

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[4] Traduco con “reato di sfruttamento dell’appartenenza” (non so se esista qualcosa di equivalente nel codice civile o penale italiano) uno specifico reato previsto negli Stati Uniti a carico di coloro che tentano raggiri di varie persone sfruttando la loro comune appartenenza a gruppi etnici, religiosi, assistenziali, ideali etc. Nello scandalo Madoff, come si ricorderà, una parte dei truffati erano individui – anche bene in vista – che si erano fidati del finanziere per avventurarsi in speculazioni che avrebbero dovuto produrre effetti benefici in attività di beneficienza di varia natura. Il reato, come è chiaro, non consiste nell’ “appartenere”, ma nello sfruttare la dabbenaggine indotta dall’appartenenza.

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