Blog di Krugman

L’anima reazionaria (26 agosto 2015)

 

Aug 26 7:13 am

The Reactionary Soul

Frank Bruni marvels at polls indicating that Donald Trump, with his multiple marriages and casinos, is the preferred candidate among Republican evangelicals. Others are shocked to see a crude mercantilist make so much headway in the alleged party of free markets. What happened to conservative principles?

Actually, nothing — because those alleged principles were never real. Conservative religiosity, conservative faith in markets, were never about living a godly life or letting the invisible hand promote entrepreneurship. Instead, it was all as Corey Robin describes it: Conservatism is

a reactionary movement, a defense of power and privilege against democratic challenges from below, particularly in the private spheres of the family and the workplace.

It’s really about who’s boss, and making sure that the man in charge stays boss. Trump is admired for putting women and workers in their place, and it doesn’t matter if he covets his neighbor’s wife or demands trade wars.

The point is that Trump isn’t a diversion, he’s a revelation, bringing the real motivations of the movement out into the open.

 

L’anima reazionaria

Frank Bruni si meraviglia dei sondaggi che indicano Donald Trump, con i suoi molteplici matrimoni e le sue case da gioco, come il candidato preferito tra i repubblicani evangelici. Altri sono stupiti di constatare che un rozzo mercantilista faccia tanti progressi in un partito che si vanta di essere a favore dei liberi mercati. Cosa è successo ai principi conservatori?

Per la verità niente, perché quei pretesi principi non sono mai stati reali. La religiosità dei conservatori, la fiducia dei conservatori nei mercati, non hanno mai avuto a che fare con esistenze devote o con il consentire che la ‘mano invisibile’ dei mercati promuova lo spirito imprenditoriale. Piuttosto, si è trattato di quello che Corey Robin descrive in questo modo. Il conservatorismo è:

“un movimento reazionario, una difesa del potere e del privilegio contro le sfide democratiche che vengono dal basso, in particolare nelle sfere private della famiglia e del posto di lavoro.”

In realtà la faccenda riguarda chi comanda, e il rendere indiscutibile che l’uomo di turno continui a comandare. Trump è ammirato perché mette le donne e i lavoratori al loro posto, e non ha importanza se concupisce la moglie del vicino o chiede guerre commerciali.

Il punto è che Trump non è una diversione, è una rivelazione, che porta allo scoperto le reali motivazioni del movimento.

 

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