Blog di Krugman

Nessuno lo poteva prevedere, versione tassi di interesse (23 agosto 2015)

 

Aug 23 5:55 pm

Nobody Could Have Predicted, Interest Rates Edition

z 909

 

 

 

 

 

 

 

Sorry about sparsity of posts; on the road for family reasons, with real life getting in the way of digital. But I did see a number of people praising remarks from Charlie Munger declaring himself “flabbergasted” by low interest rates, with a sideswipe at anyone who claims to have had some inkling:

I think everybody’s been surprised by it, including all the people who are in the economics profession who kind of pretend they knew it all along. But I think practically everybody was flabbergasted. I was flabbergasted when they went low; when they went negative in Europe – I’m really flabbergasted.

Well, negative rates were a big shock; I had thought they were ruled out by the possibility of holding cash, and hadn’t thought the mechanics through. But this kind of “nobody saw it coming” remark is, if you ask me, a big dodge, an evasion of responsibility.

For sure, nobody saw negative rates coming, and few predicted that rates would stay this low this long. But there were different degrees of wrongness here. Read that WSJ piece, or anything just about everyone on the “Eek! Deficits!” side was saying, and compare it with, say, what I had to say. One reveals a world-view that has been utterly refuted by events; the other looks pretty good in the light of experience.

Pretending that everyone was equally flummoxed may make those who really were clueless feel better, but it’s not the truth.

 

Nessuno lo poteva prevedere, versione tassi di interesse

REVIEW & OUTLOOK
I GUARDIANI DEI BOND

Ritornano gli inflessibili attori della politica degli Stati Uniti

29 maggio 2009, ore 12,01

Spiacente per la scarsità dei post; sono in giro per ragioni familiari, con la vita reale che si mette di mezzo a quella digitale. Ma ho notato che un certo numero di persone elogiano le osservazioni di Charlie Munger [1], il quale si dichiara “stupefatto” per i bassi tassi di interesse, con una frecciata verso chiunque sostenga di averne avuto una qualche percezione:

“Penso che tutti ne siano rimasti sorpresi, inclusi quegli economisti di professione che in qualche modo pretendono di averlo saputo sin dall’inizio. Ma io penso che praticamente tutti siano rimasti stupiti. Io lo fui quando i tassi si abbassarono; da quando sono entrati in territorio negativo, in Europa, sono davvero sbigottito.”

Ebbene, i tassi negativi sono stati un grande shock; io avevo pensato che essi fossero esclusi per la possibilità di detenere contante, e non avevo riflettuto completamente sui meccanismi. Ma questa faccenda del “nessuno l’aveva previsto”, se volete la mia opinione, è un grande espediente, un modo per eludere le proprie responsabilità.

Di certo, nessuno aveva previsto che si arrivasse ai tassi negativi e in pochi avevano previsto che i tassi sarebbero rimasti bassi così a lungo. Ma ci sono stati gradi diversi di errore. Leggete l’articolo del Wall Street Journal [2], oppure quello che praticamente tutti, nello schieramento dell’ “Oddio, il deficit!”, sostenevano, e confrontatelo con quello che io ebbi a dire [3]. Uno rivela una concezione del mondo che è stata completamente smentita dai fatti; l’altro, alla luce dell’esperienza, sembra abbastanza soddisfacente.

Pretendere che tutti siano rimasti sconcertati nello stesso modo può far apparire migliori quelli che non avevano la minima idea, ma non è la verità.

 

[1] E’ il Vicepresidente di Berkshire Hathaway, novantunenne.

[2] Il titolo dell’articolo e riprodotto in cima al post.

[3] Il riferimento è ad un post di Krugman del 2 maggio 2009, dal titolo “Preferenza per la liquidità, fondi mutuabili e Niall Ferguson”.

 

 

 

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