Blog di Krugman » Selezione del Mese

Angus Deaton e le elezioni della Dodd-Frank (dal blog di Krugman, 12 ottobre 2015)

 

Oct 12 9:16 am

Angus Deaton and the Dodd-Frank Election

z 975

 

 

 

 

 

 

Political contributions of hedge funds Opensecrets.org

Angus Deaton has won the Nobel, which is wonderful — dogged, careful empirical work at the micro level, tracking and making sense of individual households, their choices, and why they matter.

Oh, and cue the usual complaints that this isn’t a “real” Nobel. Hey, this is just a prize given by a bunch of Swedes, as opposed to the other prizes, which are given out by, um, bunches of Swedes.

Anyway, Deaton is also a fine writer with important things to say about political economy. Cardiff Garcia excerpts a passage in which he explains why we should care about the concentration of wealth at the top:

[T]here is a danger that the rapid growth of top incomes can become self-reinforcing through the political access that money can bring. Rules are set not in the public interest but in the interest of the rich, who use those rules to become yet richer and more influential.

To worry about these consequences of extreme inequality has nothing to do with being envious of the rich and everything to do with the fear that rapidly growing top incomes are a threat to the wellbeing of everyone else.

As if to illustrate his point, this remarkable piece of reporting by Confessore, Cohen, and Yourish documents the remarkable fact that campaign finance this election cycle is dominated by a tiny number of extremely wealthy people — more than half the total from just 158 families. This money is overwhelmingly flowing to Republicans.

Some analysts suggest that this is just because there’s more action on the Republican side, with the field still wide open. But I’m pretty sure that’s nothing like the whole story. The biggest piece of the super-rich-super-donor story is money from the financial sector. And there has, as the chart above shows, been a huge swing of finance capital away from Democrats to Republicans that began in the 2012 election cycle — that is, after the passage of financial reform. Basically, we’re looking at the people who brought you the financial crisis trying to buy the chance to do it all over again.

 

Angus Deaton e le elezioni della Dodd-Frank [1]

z 975

 

 

 

 

 

 

Donazioni elettorali da parte degli ‘hedge funds’. Opensecrets.org [2]

Angus Deaton ha vinto il Nobel, ed è una notizia splendida: un lavoro ostinato, scrupoloso a livello micro, per seguire e interpretare le famiglie singole, le loro scelte e la ragione per la quale sono importanti.

Ed ecco lo spunto per le solite lamentele, secondo le quali questo non sarebbe un “vero” Nobel. Sapete, questo è solo un premio che viene dato da un gruppetto di svedesi, al contrario degli altri premi, che vengono dati, guarda un po’, da gruppetti di svedesi.

In ogni modo, Deaton è anche un bravo scrittore con cose importanti da dire sulla politica economica. Cardiff Garcia sceglie un passaggio nel quale egli spiega perché dovremmo preoccuparci della concentrazione della ricchezza ai livelli più alti:

“(C)’è un pericolo che la rapida crescita dei redditi dei più ricchi possa autoalimentarsi attraverso i collegamenti politici che il denaro può comportare. Le regolo non sono stabilite nel pubblico interesse ma nell’interesse dei ricchi, che usano quelle regole per diventare sempre più ricchi e più influenti.

….

Preoccuparsi di queste conseguenze della ineguaglianza estrema non ha niente a che fare con l’essere invidiosi dei ricchi e ha molto a che fare con la paura che i redditi più elevati che crescono rapidamente siano una minaccia per il benessere di tutti gli altri”.

Quasi ad illustrare questo punto, questo importante servizio di Confessore, Cohen e Yourish [3] documenta il fatto rilevante secondo il quale la campagna di finanziamenti in questo ciclo elettorale è dominato da un numero minuscolo di individui estremamente ricchi – più della metà del totale proviene da sole 158 famiglie. Questi soldi si indirizzano in modo schiacciante verso i repubblicani.

Alcuni analisti suggeriscono che questo dipende soltanto dal fatto che c’è più iniziativa sul versante dei repubblicani, dove la platea dei contendenti è ancora tutta aperta. Ma sono abbastanza sicuro che questa non sia l’intera spiegazione. La parte più grande della vicenda delle donazioni dei super ricchi proviene dal settore finanziario. E c’è, come mostra la tabella sopra, un ampio spostamento del capitale della finanza dai democratici ai repubblicani che è cominciato col ciclo elettorale del 2012 – ovvero, dopo la approvazione della riforma del sistema finanziario. Fondamentalmente, quello che stiamo osservando sono gli individui che ci hanno portati alla crisi finanziaria e che cercano di comprarsi la possibilità di farlo nuovamente.

 

 

[1]  Il premio Nobel per l’economia è stato assegnato all’economista scozzese Angus Deaton. E’ stato premiato per la sua analisi sui consumi, la povertà e il welfare. L’assegnazione del premio Nobel all’economista scozzese, ha spiegato il panel che ha assegnato l’onorificenza, è un riconoscimento a studi ed analisi che hanno portato a una maggiore comprensione dei meccanismi collegati ai consumi e parte dall’assunto secondo il quale “la misurazione e la comprensione del consumo è uno sforzo complesso”. In particolare, il premio è stato conferito per tre differenti ‘conquiste': la creazione di sistemi sulla domanda, i collegamenti fra consumi e reddito, sia a livello micro che macro, e lo studio degli standard di vita e di povertà nei paesi in via di sviluppo. La Royal Academy svedese ha voluto premiare il suo lavoro che riguarda analisi su come i consumatori dividono la spesa fra beni diversi, su quanto spendono e quanto risparmiano. “Collegando scelte individuali a risultati collettivi, la sua ricerca ha aiutato a trasformare i campi della microeconomia, macroeconomia e delle teorie dello sviluppo”, ha spiegato l’Accademia. Nato ad Edimburgo nel 1945, Deaton è attualmente professore di Economia e Affari Internazionali alla Woodrow Wilson School of Public and International Affairs (WWS) e al Dipartimento di Economia a Princeton. (da ANSA Economia)

Nobel ad Angus Deaton

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[2] La Tabella mostra gli andamenti delle ‘donazioni elettorali’ da parte degli hedge fund, ai quali il post in parte si riferisce. Il colore blu indica i democratici, quello rosso i repubblicani. Come si nota, il notevole vantaggio che i democratici avevano negli anni ’90 subì una inversione completa con le elezioni del 2012. Quelle elezioni furono le prime successive alla approvazione della riforma del sistema finanziario denominata, dai nome dei due parlamentari proponenti, Dodd-Frank,

[3] L’articolo, in connessione nel testo inglese, è apparso sul New York Times del 10 ottobre scorso.

 

 

 

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"