Blog di Krugman

Illusioni di fallimento (24 ottobre 2015)

 

Oct 24 9:43 am

Delusions of Failure

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Sometimes you almost have to feel sorry for Mitt Romney. He has one great achievement in life: the Massachusetts health reform, which acted as a template for the Affordable Care Act. If he were a member of a sane political party, he’d be boasting about that record. But he wanted to be president, which meant having to accommodate himself to his party; and in Iowa, 81 percent of Republicans say that Ben Carson’s statement that Obamacare is the worst thing since slavery makes him more attractive as a candidate. So he has to trash the best thing he’s done.

Sometimes, it turns out, he can’t maintain the facade. The other day he took credit for setting the stage for Obamacare. Then he tried desperately to walk it back, claiming that Obamacare has failed — which is literally and figuratively the party line.

Which raises the question, if this is a failure, what would policy success look like?

Obamacare has led to a rapid drop in the number of uninsured, especially in states that have fully implemented its provisions. It hasn’t covered everyone, but it wasn’t expected to: it doesn’t cover undocumented immigrants, and the relative complexity of the program always meant that some eligible people would fall through the cracks. The original CBO estimates were that eventually 92 percent of non-elderly residents would have coverage, and in Medicaid expansion states we’re getting there.

Meanwhile, the whole thing has come in well below projected costs; insurance premiums will rise for 2016, but after two years of remarkably small rises that still leaves things cheaper than expected. And overall health care spending has come in far below expectations.

None of the other terrible things that were supposed to happen — job loss, destruction of full-time employment, a surge in the budget deficit — have happened either.

But to be a good Republican you have to insist that it has been a disaster. And Mitt Romney is therefore in the position of trashing his own life’s work. Sad. But he has nobody but himself to blame.

 

Illusioni di fallimento

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[1]

Certe volte si resta quasi dispiaciuti per Mitt Romney. Ha avuto nella sua vita un grande risultato: la riforma sanitaria del Massachusetts, che ha funzionato secondo lo schema della Legge sulla Assistenza Sostenibile. Se fosse stato in un partito politico savio, si starebbe vantando di quel risultato. Ma voleva diventare Presidente, il che comportava che doveva uniformarsi al suo partito; e nell’Iowa, l’81 per cento dei repubblicani dice che la dichiarazione di Ben Carson [2] secondo la quale la riforma della assistenza di Obama è la cosa peggiore dalla schiavitù, lo rende più attraente come candidato. Dunque, ha dovuto buttare nella spazzatura la cosa migliore che aveva fatto.

Si scopre che, talvolta, egli non riesce a mantenere quella finzione. L’altro giorno ha rivendicato il merito di aver gettato le basi per la riforma di Obama. Poi ha cercato disperatamente di fare marcia indietro, sostenendo che la riforma della sanità di Obama ha fallito – che è letteralmente e sostanzialmente la linea del Partito.

Il che solleva la domanda: se questo è un fallimento, cosa dovrebbe essere una politica di successo?

La riforma della assistenza di Obama ha portato ad una rapida caduta nel numero dei non assicurati, in particolare negli Stati che hanno completamente messo in atto le sue previsioni. Non ha dato a tutti assistenza, ma non era quello che ci si aspettava: essa non copre gli immigrati senza documenti, e la relativa complessità del programma ha inevitabilmente comportato che qualche persona che ne aveva diritto si è persa nelle pieghe. Le stime originarie dell’Ufficio Congressuale del Bilancio erano che alla fine il 92 per cento dei residenti non anziani sarebbero stati coperti, e negli Stati che hanno accolto l’espansione di Medicaid ci stiamo arrivando.

Nel frattempo, l’intera faccenda è venuta a costare molto meno di quanto previsto; le polizze assicurative per il 2016 cresceranno, ma dopo due anni di aumenti considerevolmente modesti, questo lascia la situazione più conveniente di quello che ci si aspettava. E la spesa complessiva per l’assistenza sanitaria è risultata molto al di sotto delle aspettative.

Non è neppure accaduta nessuna delle cose terribili che ci si aspettava accadessero – perdita di posti di lavoro, distruzione dell’occupazione a tempo pieno, rialzo del deficit di bilancio.

Ma per essere un buon repubblicano si deve insistere che è stata un disastro. E Mitt Romney è di conseguenza nella situazione di buttare alla ortiche il lavoro della sua stessa vita. Triste, ma non deve dar la colpa a nessuno se non a se stesso.

 

 

[1] La tabella mostra i risultati della riforma sanitaria nei due grandi comparti: degli Stati che l’hanno messa integralmente in atto (consentendo la espansione di Medicaid, che peraltro era a carico del Governo federale) e negli Stati che l’hanno sostanzialmente boicottata. Come si vede, la riduzione del tasso dei non assicurati è stata del 44% nel primo caso, e del 28% nel secondo.

[2] Candidato nelle primarie repubblicane.

 

 

 

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