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Liberate Mitt Romney! Di Paul Krugman (New York Times 26 ottobre 2015)

 

Free Mitt Romney!

OCT. 26, 2015

Paul Krugman

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Sometimes I find myself feeling sorry for Mitt Romney. No, seriously. In another time and place, he might have been respected as an effective technocrat — a smart guy valued (although probably not loved) for his ability to get things done. In fact, that’s kind of how it worked when he was governor of Massachusetts, a decade ago.

But now it’s 2015 in America, and Mr. Romney’s party doesn’t want people who get things done. On the contrary, it actively hates government programs that improve American lives, especially if they help Those People. And this means that Mr. Romney can’t celebrate his signature achievement in public life, the Massachusetts health reform that served as a template for Obamacare.

This has to hurt. Indeed, a few days ago Mr. Romney couldn’t help himself: he boasted to the Boston Globe that “Without Romneycare, we wouldn’t have had Obamacare” and that as a result “a lot of people wouldn’t have health insurance.” And it’s true!

But such truths aren’t welcome in the G.O.P. Ben Carson, who is leading the latest polls of Iowa Republicans, has declared that Obamacare is the worst thing to happen to America since slavery; 81 percent of likely Republican caucus-goers say that this statement makes him more attractive as a candidate.

Not surprisingly, then, Mr. Romney quickly tried to walk his comments back, claiming that Obamacare is very different from Romneycare, which it isn’t, and that it has failed.

But you know, it hasn’t. On the contrary, the Affordable Care Act has been a remarkable success, especially considering the scorched-earth opposition it has faced.

First of all, a lot of people — around 16 million, the administration estimates, a picture confirmed by independent sources — do indeed have health insurance who otherwise wouldn’t. Millions more would be insured if Republican-controlled states weren’t refusing to expand Medicaid (even though the federal government would pay the costs) and generally trying to obstruct the program.

How good is the insurance thus obtained? Not perfect: despite subsidies, policies are still hard for some to afford, and deductibles and co-pays can be onerous. But most people enrolled under Obamacare report high satisfaction with their coverage, which is hugely better than simply not being uninsured. And may I inject a personal note? If truth be told, I live in a pretty rarefied, upper-middle-class-and-above milieu — yet even so I know several people for whom the Affordable Care Act has been more or less literally a lifesaver. This is, as Joe Biden didn’t quite say, a really big deal.

Oh, and have you noticed how those ads featuring people supposedly hurt by Obamacare have disappeared? That’s because none of their stories held up.

What’s more, the big Biden deal has come in below budget. Insurance premiums in Obamacare’s first two years were well below predictions. It looks as if there will be a partial rebound in 2016, but it’s still cheaper than expected. And over all, health care spending has slowed dramatically.

Meanwhile, none of the bad things that were supposed to happen have. Employment growth since the “job-killing” law went into effect has been faster than at any time since the 1990s. Employers have not, in fact, eliminated full-time jobs to avoid the act’s provisions. And the budget deficit keeps falling.

In short, President Obama, Nancy Pelosi and Harry Reid, who pushed the Affordable Care Act through despite total opposition from the G.O.P., have a lot to be proud of. And so does Mr. Romney, who helped lay the foundation. Instead, however, he’s trashing the best thing he’s ever done.

You have to wonder: Does Mr. Romney really think that his party would look more favorably on Obamacare if it worked even better than it has, if it cost no money at all? If so, he’s delusional. After all, the great majority of Republican-controlled states have turned down free money, refusing to let the federal government expand Medicaid (and in so doing pump money into their economies).

The point is that from the point of view of the Republican base, covering the uninsured, or helping the unlucky in general, isn’t a feature, it’s a bug. It’s not about how much it costs in taxpayer funds or economic impact: the base is actually willing to lose money in order to perpetuate suffering.

And a movement with those values has no use for technocrats. Ask Ben Bernanke, who has given up on a party in thrall to the “know-nothingism of the far right.”

Maybe Mr. Romney still imagines that a desperate party will call on him to save it from Donald Trump. Or maybe he just can’t bring himself to admit that he picked the wrong group of people to hang out with. Either way, one hopes for his sake that he eventually gives up his illusions. Trust me, Mitt: it will be a liberating experience.

 

 

Liberate Mitt Romney! Di Paul Krugman

New York Times 26 ottobre 2015

Talvolta mi scopro dispiaciuto per Mitt Romney, e lo dico sul serio. In un’altra epoca e in un altro luogo poteva essere rispettato come un tecnocrate efficace – un individuo intelligente apprezzato (sebbene probabilmente non amato) per la sua capacità di portare le cose a fondo. Di fatto, quello era il modo in cui lavorava quando era Governatore del Massachusetts, una decina di anni fa.

Ma ora siamo nell’America del 2015, e il partito del signor Romney non vuole gente capace di combinare qualcosa. Al contrario, detesta energicamente i programmi che migliorano le esistenze degli americani, in particolare se aiutano “Quella Gente [1]”. E questo significa che il signor Romney non può celebrare la realizzazione che più l’ha distinto nella vita pubblica, la riforma sanitaria del Massachusetts che servì come schema ispiratore delle riforma della assistenza di Obama.

Questo lo deve ferire. In effetti, pochi giorni orsono Romney non ha saputo trattenersi: si è vantato presso il Boston Globe che “senza la legge sulla assistenza di Romney non avremmo avuto quella di Obama”, e che di conseguenza “una gran numero di persone non avrebbero avuto l’assicurazione sanitaria”. Ed è vero!

Ma tali verità non sono bene accolte nel Partito Repubblicano. Ben Carson, che è in testa negli ultimi sondaggi dei repubblicani dello Iowa, ha dichiarato che la riforma della sanità di Obama è la cosa peggiore accaduta all’America dopo la schiavitù; l’81 per cento dei probabili partecipanti alle assemblee delle primarie affermano che un discorso del genere lo rende più attraente come candidato.

Non sorprende, dunque, che abbia rapidamente cercato di fare marcia indietro dal suo discorso, sostenendo che la riforma di Obama è molto diversa dalla sua, il che non è vero, e che è fallita.

Ma, come voi sapete, non è così. Al contrario, la Legge sulla Assistenza Sostenibile è stata un considerevole successo, in particolare se si considera l’opposizione da terra bruciata che si è trovata ad affrontare.

Prima di tutto, una gran quantità di persone – secondo le stime della Amministrazione circa 16 milioni, un quadro confermato da fonti indipendenti – hanno in effetti la assicurazione sanitaria che altrimenti non avrebbero. Altri milioni sarebbero stati assicurati se gli Stati controllati dai repubblicani non si stessero rifiutando di ampliare Medicaid (anche se sarebbe il Governo Federale a pagare i costi) e non stessero generalmente cercando di fare ostruzionismo al programma.

Dunque, quanto è positiva la assicurazione che si è ottenuta? Non è perfetta: nonostante i sussidi, per alcuni le polizze sono ancora difficili da sostenere, e la deducibilità e la partecipazione ai costi possono essere onerose. Ma la maggioranza delle persone che si sono registrate sotto la nuova legge sanitaria esprimono elevata soddisfazione per la loro assistenza, che è grandemente più positiva rispetto all’esserne semplicemente sprovvisti. E mi è consentito di aggiungere una nota personale? A dire la verità, io vivo in una condizione abbastanza rarefatta, al di sopra della classe media superiore – tuttavia anche così conosco varie persone per le quali la Legge sulla Assistenza Sostenibile è stata più o meno letteralmente un salvavita. Si tratta, come Joe Biden ha detto non abbastanza, davvero di un grande affare.

Inoltre, avete notato come sono scomparsi quegli avvisi pubblicitari che mostravano persone che si presumeva fosse state danneggiate dalla riforma di Obama? É andata così perché nessuna di quelle storie reggeva.

C’è di più, il grande affare di Biden si è collocato al di sotto delle previsioni di spesa. Le polizze assicurative nei primi due anni della riforma di Obama sono rimaste ben al di sotto delle previsioni. Pare che ci sarà una parziale ripresa nel 2016, ma resteranno meno costose del previsto. E, soprattutto, la spesa per l’assistenza sanitaria è rallentata in modo spettacolare.

Nel frattempo, non c’è stata nessuna delle cose negative che si supponeva accadessero. La crescita dell’occupazione dal momento in cui è entrata in funzione la legge che doveva distruggere posti di lavoro, è stata più veloce che in ogni altro periodo a partire dagli anni ’90. Di fatto, i datori di lavoro non hanno eliminato posti di lavoro a tempo pieno per evitare le disposizioni della legge. E il deficit di bilancio continua a scendere.

In poche parole, il Presidente Obama, Nancy Pelosi e Harry Reid, che hanno fatto approvare la Legge sulla Assistenza Sostenibile nonostante l’opposizione totale del Partito Repubblicano, hanno molto di cui andare orgogliosi. E lo stesso vale per il signor Romney, che ha contribuito a porne le basi. Invece, egli sta buttando alla ortiche la miglior cosa che abbia mai fatto.

Dovete chiedervi: il signor Romney pensa davvero che il suo Partito sarebbe apparso più favorevole alla riforma sanitaria di Obama se essa avesse funzionato addirittura meglio, se non fosse costata neanche un soldo? Se così fosse, egli si illude. Dopo tutto, la grande maggioranza degli Stati a maggioranza repubblicana hanno rifiutato denaro gratuito, impedendo al Governo Federale di ampliare Medicaid (e così facendo, hanno rifiutato di incamerare finanziamenti nelle loro economie).

Il punto è che nella prospettiva della base repubblicana, dare assistenza ai non assicurati, o in generale aiutare le persone in difficoltà, non è una qualità, è un errore. Non si tratta di quanto costi ai contribuenti o del suo impatto economico: la base è effettivamente disponibile a perdere soldi allo scopo di far perdurare ingiustizie.

Ed un movimento che ha questi valori non ha alcun bisogno di tecnocrati. Chiedetelo a Ben Bernanke, che ha smesso di avere qualunque fiducia in un partito in preda all’ “ideologia del me-ne-frego della destra estrema” [2].

Forse Mitt Romney si immagina ancora che un partito alla disperazione lo chiamerà per metterlo in salvo da Donald Trump. O forse non può proprio indursi ad ammettere di aver scelto il gruppo di persone sbagliate con le quali passare il suo tempo. In ogni modo, si spera nel suo interesse che alla fine egli la smetta con le sue illusioni. Credi a me, Mitt: sarà un’esperienza liberatoria.

 

[1] Nel linguaggio della destra americana, “Those People” sono i meno abbienti, preferibilmente di colore, che ricevono assistenza pubblica.

[2] Questa è la definizione di “know-nothing conservative” che dà UrbanDictionary: “Un conservatore americano che basa le sua posizioni politiche quasi interamente sulla propaganda del partito, e si adira, insulta o va nel panico quando viene affrontato con fatti verificabili”.

L’italianissimo e fascistissimo “me-ne-frego” è perfetto, giacché non si tratta solo di non saper nulla, ma del totale non curarsi del sapere, anche quando esso è nelle cose.

 

 

 

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