Blog di Krugman

Che cosa ha preoccupato gli esperti (17 febbraio 2016)

 

Feb 17 12:44 pm

What Has the Wonks Worried

The open letter to Sanders and Friedman by former CEA chairs didn’t get into specifics, and I’m already hearing from Bernie supporters accusing them of arrogance, or high-handedness, or something. But here’s what Friedman has said, in what the campaign’s policy director calls “outstanding work”:

– Real growth at 5.3 percent a year, versus a baseline of around 2
– Labor force participation rate back to 1999 level
– 3.8 percent unemployment

OK, progressives have, rightly, mocked Jeb Bush for claiming that he could double growth to 4 percent. Now people close to Sanders say 5.3??? Even those of us who believe that there’s still significant slack in the US labor market are aware that much, probably most, of the decline in labor force participation since 1999 reflects an aging population — prime-working-age LFPR has reclaimed most of the lost ground since the Great Recession, and there’s probably a long-term downward trend even there. It’s possible that we can get unemployment down under 4 percent, but that’s way below any estimates I’ve seen of the level of unemployment consistent with moderate inflation.

The point is not that all of this is impossible, but it’s very unlikely — and these are numbers we would describe as deep voodoo if they came from a tax-cutting Republican.

Sanders needs to disassociate himself from this kind of fantasy economics right now. If his campaign responds instead by lashing out — well, a campaign that treats Alan Krueger, Christy Romer, and Laura Tyson as right-wing enemies is well on its way to making Donald Trump president.

 

Che cosa ha preoccupato gli esperti

La lettera aperta a Sanders e Friedman da parte dei passati Presidenti del Comitato dei Consulenti Economici non entra nello specifico, e già mi immagino di sentire i sostenitori di Bernie accusarli di arroganza, di uno stile autoritario, o qualcosa del genere. Ma ecco cosa ha detto Friedman, in quello che il direttore politico della campagna elettorale chiama “lavoro arretrato”:

-una crescita reale del 5,3 percento all’anno, a fronte di una base di partenza di circa il 2 percento;

-un tasso di partecipazione alla forza lavoro che torna al livello del 1999;

-la disoccupazione al 3,8 per cento.

Come si sa, i progressisti hanno, giustamente, preso in giro Jeb Bush per aver sostenuto che poteva raddoppiare la crescita al 4 per cento. Ora persone vicine a Sanders parlano del 5,3 ??? Anche coloro tra noi che credono che ci sia ancora una significativa fiacchezza nel mercato del lavoro degli Stati Uniti sono consapevoli che una buona parte, probabilmente la maggior parte, del declino della partecipazione alla forza lavoro a partire dal 1999 derivi dall’invecchiamento della popolazione – il Tasso di Partecipazione alla Forza Lavoro (LFPR) delle persone nella principale età lavorativa ha recuperato gran parte del terreno perduto dalla Grande Recessione, e persino in quel caso c’è probabilmente una tendenza al ribasso nel lungo termine. É possibile che si possa avere una disoccupazione al di sotto del 4 per cento, ma sarebbe al di sotto di tutte le stime che conosco del livello di disoccupazione coerente con una inflazione moderata.

Il punto non è che tutto questo sia impossibile, ma che è molto improbabile – e se questi numeri venissero da un repubblicano patito degli sgravi fiscali, sarebbero descritti come un caso di estremo voodoo.

Sanders ha bisogno di dissociarsi subito da questo genere di economia fantastica. Se invece la sua campagna risponde con gli attacchi – ebbene, una campagna che trattasse Alan Krueger, Christy Romer e Laura Tyson come nemici di destra è davvero sulla strada giusta per far diventare Donald Trump Presidente.

 

 

 

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