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I repubblicani fanno il loro giuramento di Ippocrate, di Paul Krugman (New York Times, 27 settembre 2018)

 

Sept. 27, 2018

Republicans Take the Hypocrite’s Oath

By Paul Krugma

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On graduation, most medical students swear some version of the ancient Hippocratic oath — a promise to act morally in their role as physicians. Human nature being what it is, some will break their promise. But we still expect those who provide health care to behave more ethically than the average member of society.

When it comes to how political figures deal with health care, however, we’ve come to expect the opposite, at least on one side of the aisle. It often seems as if Republican politicians have secretly sworn a Hypocrite’s oath — a promise to mislead voters to the best of their ability, to claim to support the very protections for the sick they’re actively working to undermine.

To see what I mean, consider the case of Josh Hawley of Missouri, who is running for the Senate against Claire McCaskill.

Hawley is one of 20 state attorneys general who have brought a lawsuit attempting to repeal a key provision of the Affordable Care Act — the provision that protects people with pre-existing medical conditions, by requiring that insurance companies cover everyone of similar age at the same rate regardless of medical history. Kill that provision, and millions of vulnerable Americans will lose their insurance.

But here’s the thing: Protecting coverage for pre-existing conditions is overwhelmingly popular, commanding majority support even among Republicans. And McCaskill has been hammering Hawley over his role in that lawsuit.

So Hawley has responded with ads claiming that he, too, wants to protect those with pre-existing conditions, as supposedly shown by his support for a bill that purports to provide such protection.

I have to say, you almost have to admire the sheer brazenness of the dishonesty here. For the bill Hawley touts is a fraud: It’s full of loopholes allowing insurers to discriminate in ways that would end up making essential health care unaffordable for those who need it most. For example, while it would require that they offer insurance to, say, cancer patients, it would allow them to sell policies that don’t cover cancer treatment — which would mean that policies that did cover such treatment would become prohibitively expensive.

And the fraudulence of this bill aside, even serious, nonfraudulent regulation of insurance companies isn’t enough in itself to provide affordable coverage for pre-existing conditions. If that’s all you do, those who sign up for coverage will be a lot sicker than those who don’t, which means a bad risk pool, which means high premiums. That was New York’s experience: Before the A.C.A., it had strong regulations on insurers, but high premiums meant that only people with health problems bought insurance on the individual market (as opposed to getting it from their employers), and this in turn kept premiums high.

To make regulation work, you have to back it up with incentives for healthy people to sign up, including subsidies that help lower-income families afford insurance. In other words, if you really want to make essential care available for pre-existing conditions while continuing to rely on private insurance companies, you need a system that looks a lot like … Obamacare. Indeed, New York premiums dropped in half when the A.C.A. went into effect.

Hence the Hypocrite’s oath. Republicans hate the idea of guaranteeing that all Americans receive essential health care, and they really, really hate the taxes on high incomes that help pay for Obamacare subsidies. And you can imagine an alternative political universe in which the G.O.P. openly admitted its true goals, justifying them on the basis of economic freedom, or something.

But in this universe, Republicans have decided that they must conceal their intention of taking health care away from those who need it most. So they’re doing what Hawley is doing: resorting to a combination of sabotage and smoke screen. On one side, they’re hacking away at the edges of the Affordable Care Act in the hope that it will implode. On the other, they’re pretending to want the very things — like guaranteed coverage of pre-existing conditions — they’re trying to destroy.

By the way, this is why many Democrats are talking about Medicare for all. Obamacare was a market-friendly health insurance reform designed in part to mollify conservatives; their response was scorched-earth opposition, followed by a series of attempts to exploit public confusion about how the Affordable Care Act works and what it will take to sustain it. So there’s something to be said for a simpler system that would be harder to game politically.

For one has to admit that the G.O.P.’s cynical strategy is working to some extent. True, polls show that Democrats hold a large edge over Republicans on the question of which party people trust more on health care. But that gap would surely be even bigger if more voters realized what the G.O.P. is actually trying to do.

So let’s be clear about this: If you or anyone you care about suffers from a pre-existing medical condition, Republicans are trying to take away your insurance. If they claim otherwise, they’re lying.

 

I repubblicani fanno il loro giuramento di Ippocrate,

di Paul Krugman

In occasione della laurea, la maggioranza degli studenti di medicina recitano una qualche versione del giuramento di Ippocrate – promettono di agire moralmente nel loro ruolo di medici. Poiché la natura umana è quello che è, alcuni tradiranno quella promessa. Eppure noi ci aspettiamo che coloro che forniscono assistenza sanitaria si comportino con maggior senso etico di un componente medio della società.

Tuttavia, quando si passa a come i personaggi della politica si misurano con l’assistenza sanitaria, siamo arrivati al punto di aspettarci l’opposto, almeno da una parte dello schieramento politico. Sembra di frequente che i politici repubblicani abbiano fatto segretamente un loro giuramento di Ippocrate – una promessa di ingannare gli elettori per quanto gli è possibile, di sostenere di essere a favore di quelle protezioni verso gli ammalati che attivamente operano per mettere a repentaglio.

Per rendersi conto di quello che intendo, si consideri il caso di Josh Hawley del Missouri, che è candidato per il Senato contro Claire McCaskill.

Hawley è uno dei 20 procuratori generali degli Stati che hanno intentato una causa nel tentativo di abrogare una disposizione centrale della Legge sulla Assistenza Sostenibile – la disposizione che protegge le persone con patologie preesistenti [1], chiedendo che le società assicuratrici coprano tutte le persone con la stessa età nella stessa misura, a prescindere dalla loro storia sanitaria. Liquidate quella misura e milioni di americani vulnerabili perderanno la loro assicurazione.

Ma ecco il punto: la difesa della copertura per condizioni di salute preesistenti è assolutamente popolare, provoca un sostegno maggioritario persino tra i repubblicani. E la McCaskill sta attaccando Hawley per il suo ruolo in quella causa.

Così Hawley ha risposto con spot pubblicitari che sostengono che anche lui vuole proteggere coloro che hanno patologie preesistenti, come si suppone sia dimostrato da una proposta di legge per fornire tale protezione.

Va detto che in questo caso si deve avere ammirazione per la vera e propria sfrontatezza della disonestà. Perché la proposta di legge che Hawley promuove è un inganno: è piena di scappatoie che consentirebbero agli assicuratori di discriminare in modi che finirebbero col rendere insostenibile l’assistenza sanitaria di base per coloro che ne hanno più bisogno. Ad esempio, allorché si richiederebbe che essi offrissero assicurazione, diciamo, per i malati di cancro, sarebbe loro consentito di vendere polizze che non coprono il trattamento del cancro – vale a dire che le polizze che includevano tale trattamento diventerebbero proibitivamente costose.

E, a parte la frode di questa proposta di legge, persino regolamenti seri e non fraudolenti delle società assicuratrici non sono di per sé sufficienti per fornire una copertura sostenibile per le patologie preesistenti. Se si fa solo quello, coloro che si iscrivono alla assicurazione saranno molto più ammalati di quelli che non lo fanno, il che significa un aggregato di rischio negativo, ovvero polizze elevate. È stata questa l’esperienza di New York: prima della legge di riforma essa aveva forti regolamenti a carico degli assicuratori, ma le polizze elevate comportavano che solo le persone con problemi di salute acquistassero l’assicurazione sul mercato individuale (anziché ottenerla dai propri datori di lavoro), e questo a sua volta manteneva le polizze elevate.

Per far funzionare i regolamenti, si deve sostenerli con incentivi ad iscriversi per le persone in salute, compresi i sussidi che aiutano le famiglie con redditi più bassi a permettersi l’assicurazione. In altre parole, se si vuole davvero rendere disponibile una assistenza di base per le patologie preesistenti continuando a basarsi sulle società di assicurazione private, c’è bisogno di un sistema che somigli molto … alla riforma di Obama. Infatti, le polizze di New York sono calate della metà da quando la Legge sulla Assistenza Sostenibile è entrata in funzione.

Il falso giuramento di Ippocrate dei repubblicani deriva da qua. Essi odiano l’idea di garantire che tutti gli americani ricevano una assistenza sanitaria essenziale, e soprattutto odiano le tasse sui redditi elevati che contribuiscono a pagare i sussidi della riforma sanitaria. E ci si può immaginare un universo politico alternativo nel quale il Partito Repubblicano ammetta apertamente i suoi veri obbiettivi, giustificandoli sulla base della libertà economica, o di qualcosa del genere. Ma in questo universo, i repubblicani hanno deciso che devono nascondere la loro intenzione di togliere l’assistenza sanitaria a coloro che ne hanno più bisogno. Dunque stanno facendo quello che Hawley sta facendo: ricorrendo ad una combinazione di sabotaggio e di cortina fumogena. Da una parte, stanno progressivamente eliminando i vantaggi della Legge sulla Assistenza Sostenibile nella speranza che essa imploda. Dall’altra, fingono di volere proprio le cose – come la copertura garantita delle patologie preesistenti – che stanno cercando di distruggere.

Per inciso, questa è la ragione per la quale i democratici stanno parlando di ‘Medicare per tutti’. La legge sanitaria di Obama fu una riforma della assicurazione sanitaria aperta al mercato, concepita in parte per ammorbidire i conservatori; la loro risposta fu una opposizione da terra bruciata, seguita da una serie di tentativi di sfruttare la confusione dell’opinione pubblica su come funzionava la legge e su quello che si doveva fare per sostenerla. Dunque c’è spazio per dire qualcosa a favore di un sistema più semplice, anche se più arduo da gestire sul piano della politica.

Parchè si deve ammettere che, in qualche misura, la cinica strategia del Partito Repubblicano funziona. È vero, i sondaggi mostrano che i democratici hanno un ampio vantaggio sui repubblicani sulla domanda relativa al partito in cui la gente ha più fiducia sulla assistenza sanitaria. Ma quel divario sarebbe certamente maggiore se un numero maggiore di elettori comprendesse quello che il Partito Repubblicano sta effettivamente cercando di fare.

Dunque, siamo chiari su questo punto: se voi, o qualcuno di cui vi prendete cura, soffre di patologie sanitarie preesistenti, i repubblicani stanno cercando di togliervi l’assicurazione. Se sostengono qualcosa di diverso, stanno mentendo.

 

 

 

 

 

 

[1] Forse è il caso di spiegare perché queste patologie vengono definite “preesistenti”.

Il punto è che può capitare di frequente di cambiare assicurazione. La precedente assicurazione non penalizzava particolari patologie sanitarie – sia che fosse a carico del paziente sia che fosse pagata dal datore di lavoro – ma in tutti quei casi nei quali si cambia lavoro, o si perde la condizione contrattuale che metteva l’assistenza a carico del datore di lavoro, occorre una nuova assicurazione. Sennonché il nuovo assicuratore, prima della riforma di Obama, era libero di imporre costi assai più elevati a tutti coloro che avevano bisogno di assicurazione per patologie che esistevano in precedenza. Se si soffriva di cardiopatie o di diabete o di cancro, ad esempio, quelle malattie non erano più coperte dalla nuova assicurazione, se non pagando molto di più. La riforma di Obama proibiva tali penalizzazioni, stabilendo il diritto di ognuno ad una assistenza di base sostenibile. Ovviamente, questo comportava un cambiamento radicale nell’economia assicurativa, che la riforma obamiana otteneva in questo modo: stabilendo un obbligo alla assicurazione per tutti, anche per le persone in salute; proibendo alle assicurazioni trattamenti discriminanti; dando sussidi pubblici alle famiglie più povere perché potessero pagare l’assicurazione; mettendo delle tasse a carico dei più ricchi per compensare i maggiori costi pubblici.

 

 

 

 

 

 

 

 

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