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La democrazia americana forse sta morendo, di Paul Krugman (New York Times, 9 aprile 2020)

April 9, 2020

American Democracy May Be Dying

By Paul Krugman

 

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If you aren’t terrified both by Covid-19 and by its economic consequences, you haven’t been paying attention.

Even though social distancing may be slowing the disease’s spread, tens of thousands more Americans will surely die in the months ahead (and official accounts surely understate the true death toll). And the economic lockdown necessary to achieve social distancing — as I’ve been saying, the economy is in the equivalent of a medically induced coma — has led to almost 17 million new claims for unemployment insurance over the past three weeks, again almost surely an understatement of true job losses.

Yet the scariest news of the past week didn’t involve either epidemiology or economics; it was the travesty of an election in Wisconsin, where the Supreme Court required that in-person voting proceed despite the health risks and the fact that many who requested absentee ballots never got them.

Why was this so scary? Because it shows that America as we know it may not survive much longer. The pandemic will eventually end; the economy will eventually recover. But democracy, once lost, may never come back. And we’re much closer to losing our democracy than many people realize.

To see how a modern democracy can die, look at events in Europe, especially Hungary, over the past decade.

What happened in Hungary, beginning in 2011, was that Fidesz, the nation’s white nationalist ruling party, took advantage of its position to rig the electoral system, effectively making its rule permanent. Then it further consolidated its control, using political power to reward friendly businesses while punishing critics, and moved to suppress independent news media.

Until recently, it seemed as if Viktor Orban, Hungary’s de facto dictator, might stop with soft authoritarianism, presiding over a regime that preserved some of the outward forms of democracy, neutralizing and punishing opposition without actually making criticism illegal. But now his government has used the coronavirus as an excuse to abandon even the pretense of constitutional government, giving Orban the power to rule by decree.

If you say that something similar can’t happen here, you’re hopelessly naïve. In fact, it’s already happening here, especially at the state level. Wisconsin, in particular, is well on its way toward becoming Hungary on Lake Michigan, as Republicans seek a permanent lock on power.

The story so far: Back in 2018, Wisconsin’s electorate voted strongly for Democratic control. Voters chose a Democratic governor, and gave 53 percent of their support to Democratic candidates for the State Assembly. But the state is so heavily gerrymandered that despite this popular-vote majority, Democrats got only 36 percent of the Ain tempi normali, la maggior parte della attenzione di assembly’s seats.

And far from trying to reach some accommodation with the governor-elect, Republicans moved to effectively emasculate him, drastically reducing the powers of his office.

Then came Tuesday’s election. In normal times most attention would have been focused on the Democratic primary — although that became a moot point when Bernie Sanders suspended his campaign. But a seat on the State Supreme Court was also at stake.

Yet Wisconsin, like most of the country, is under a stay-at-home order. So why did Republican legislators, eventually backed by the Republican appointees to the U.S. Supreme Court, insist on holding an election as if the situation were normal?

The answer is that the state shutdown had a much more severe impact on voting in Democratic-leaning urban areas, where a great majority of polling places were closed, than in rural or suburban areas. So the state G.O.P. was nakedly exploiting a pandemic to disenfranchise those likely to vote against it.

What we saw in Wisconsin, in short, was a state party doing whatever it takes to cling to power even if a majority of voters want it out — and a partisan bloc on the Supreme Court backing its efforts. Donald Trump, as usual, said the quiet part out loud: If we expand early voting and voting by mail, “you’d never have a Republican elected in this country again.”

Does anyone seriously doubt that something similar could happen, very soon, at a national level?

This November, it’s all too possible that Trump will eke out an Electoral College win thanks to widespread voter suppression. If he does — or even if he wins cleanly — everything we’ve seen suggests that he will use a second term to punish everyone he sees as a domestic enemy, and that his party will back him all the way. That is, America will do a full Hungary.

What if Trump loses? You know what he’ll do: He’ll claim that Joe Biden’s victory was based on voter fraud, that millions of illegal immigrants cast ballots or something like that. Would the Republican Party, and perhaps more important, Fox News, support his refusal to accept reality? What do you think?

So that’s why what just happened in Wisconsin scares me more than either disease or depression. For it shows that one of our two major parties simply doesn’t believe in democracy. Authoritarian rule may be just around the corner.

 

La democrazia americana forse sta morendo,

di Paul Krugman

Se non siete terrorizzati dal Covid-19 e dalle sue conseguenze economiche, vuol dire che non avete prestato attenzione.

Anche se il distanziamento sociale può rallentare la diffusione della malattia, sicuramente decine di migliaia di americani in più moriranno nei mesi a venire (e le stime ufficiali sicuramente sottovalutano il conto delle vittime). L’isolamento economico necessario per realizzare il distanziamento sociale – come sto dicendo, l’economia è in una condizione equivalente ad un coma farmacologico – hanno portato nelle scorse tre settimane ad almeno 17 milioni di nuove richieste di sussidi di disoccupazione, e anche qua quasi certamente le perdite reali dei posti di lavoro sono sottostimate.

Tuttavia la notizia più spaventosa della settimana scorsa non riguarda né l’epidemiologia né l’economia; è stata la farsa delle elezioni nel Wisconsin, dove la Corte Suprema ha richiesto che andasse avanti il voto dal vivo nonostante i rischi sanitari e nonostante che a molti che l’avevano richiesto il voto per corrispondenza non sia stato concesso.

Perché era così spaventosa? Perché mostra che l’America che conosciamo può non sopravvivere molto a lungo. La pandemia alla fine si fermerà; l’economia alla fine riprenderà. Ma la democrazia, una volta persa, può non tornare più. E siamo molto più vicini a perdere la nostra democrazia di quanto molte persone comprendano.

Per osservare come una democrazia moderna può morire, si guardi agli eventi in Europa, in particolare in Ungheria, nello scorso decennio.

Quello che è accaduto in Ungheria, a cominciare dal 2011, è stato che Fidesz, il partito nazionalista bianco al governo, si è avvantaggiato della sua posizione per manipolare il sistema elettorale, in sostanza rendendo il suo governo permanente. Poi ha ulteriormente consolidato il suo controllo, utilizzando il potere politico per premiare le imprese amiche e punire i critici, ed è passato a sopprimere i media dell’informazione.

Sino a non molto tempo fa, sembrava che Viktor Orban, il dittatore di fatto dell’Ungheria, potesse fermarsi ad un autoritarismo leggero, governando su un regime che aveva preservato le forme esteriori della democrazia, neutralizzando e punendo l’opposizione senza effettivamente rendere le critiche illegali. Ma adesso il suo governo ha usato il coronavirus come una scusa per abbandonare anche la finzione di un governo costituzionale, dando ad Orban il potere di governare per decreto.

Se dite che niente del genere sta accadendo da noi, siete ingenui senza speranza. Di fatto qua sta già accadendo, specialmente al livello degli Stati. In particolare, il Wisconsin è un pezzo avanti nel diventare l’Ungheria del Lago Michigan, con i repubblicani alla ricerca di una presa permanente sul potere.

La storia sino a questo punto: nel passato 2018, l’elettorato del Wisconsin votò a forte maggioranza per affidare il comando ai democratici. Gli elettori scelsero un Governatore democratico e dettero col 53 per cento il loro sostegno ai candidati democratici alla Assemblea dello Stato. Ma lo Stato è talmente organizzato con un sistema di distretti elettorali truffaldino che, nonostante la maggioranza del voto popolare, i democratici presero soltanto il 36 per cento dei seggi dell’Assemblea.

E lungi dal cercare qualche compromesso con il Governatore eletto, i repubblicani hanno agito sostanzialmente per renderlo impotente, riducendo in modo drastico i poteri della sua carica.

Poi è arrivata le elezioni di giovedì.  In tempi normali l’attenzione si sarebbe concentrata sulle primarie democratiche – sebbene quella sia diventata una questione di lana caprina quando Bernie Sanders ha sospeso la sua campagna. Ma era anche in ballo un seggio alla Corte Suprema dello Stato.

Tuttavia, come gran parte del paese, nel Wisconsin vige l’ordinanza del restare a casa. Perché, dunque, i legislatori repubblicani, alla fine sostenuti dai membri della Corte Suprema degli Stati Uniti di nomina repubblicana, hanno insistito nel celebrare una elezione come se la situazione fosse normale?

La risposta è che il blocco dello Stato ha un impatto molto più serio sulle votazioni nelle aree urbane a tendenza democratica, dove una gran parte di seggi elettorali erano chiusi, che nelle aree rurali o suburbane. Dunque il Partito Repubblicano dello Stato ha apertamente sfruttato una pandemia per togliere il diritto di voto a quelli che probabilmente gli avrebbero votato contro.

In breve, quello che abbiamo visto nel Wisconsin è stato un partito di uno Stato che fa tutto quello che serve per restare attaccato al potere anche se la maggioranza degli elettori lo vuole allontanare – e un blocco fazioso alla Corte Suprema che sostiene i suoi sforzi. Come al solito, Donald Trump ha riferito ad alta voce la parte che doveva pensare in silenzio: se ampliamo le votazioni anticipate e le votazioni per posta “ci possiamo scordare che un repubblicano venga ancora eletto in questo paese”.

C’è qualcuno che seriamente dubita che qualcosa del genere possa avvenire, molto presto, a livello nazionale?

Il prossimo novembre, è del tutto possibile che Trump ottenga una vittoria di misura al Collegio Elettorale grazie ad una generalizzata soppressione di votanti. Se lo fa – o persino se vince in modo pulito – tutto quello che abbiamo visto indica che userà il secondo mandato per punire chiunque abbia considerato un nemico interno, e che il suo partito gli andrà dietro fino in fondo. Ovvero, l’America sarà pienamente una Ungheria.

E nel caso che Trump perda? Sapete quello che farà: sosterrà che la vittoria di Joe Biden sia avvenuta sulla base di una frode elettorale, che milioni di immigrati illegali siano andati alle urne o qualcosa del genere. Il Partito Repubblicano, o forse ancora più importante Fox News, lo appoggerebbero nel suo rifiuto di accettare la realtà? Voi che ne dite?

Dunque, questa è la ragione per la quale quello che è appena successo nel Wisconsin mi spaventa di più della malattia e della depressione. Perché esso dimostra che uno dei due nostri principali partiti semplicemente non crede nella democrazia. Forse un governo autoritario è proprio dietro l’angolo.

 

 

 

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