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La politica economica di Biden è tipica dell’America, di Paul Krugman (New York Times, 1 aprile 2021)

 

April 1, 2021

Bidenomics Is as American as Apple Pie

By Paul Krugman

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House Democrats are hoping to pass President Biden’s infrastructure bill by July 4, because of course they are. The Biden team is making a point of wrapping its economic initiatives firmly in the flag. First came the American Rescue Plan; now we have the American Jobs Plan paid for by the Made in America Tax Plan.

And why not? Trumpism was, in part, about the appeal of economic nationalism, so it makes sense to try to snatch away that appeal on behalf of good policy. It’s also a pre-emptive defense against the inevitable Republican attacks; Donald Trump, who still exists, has already denounced Biden’s plan to raise corporate taxes as a “classic globalist betrayal.” No, he isn’t making sense.

There is, however, more going on here than marketing. Bidenomics consists, roughly speaking, of large-scale public investment paid for with highly progressive taxation. And both of these things are as American as apple pie.

The Biden administration infrastructure fact sheet alludes to part of that history, declaring that the plan “will invest in America in a way we have not invested since we built the interstate highways and won the space race.” Indeed, one way to think about the Biden program is that it’s an attempt to bring back the Dwight stuff — that is, in fiscal terms it would represent a partial return to the Eisenhower era, when we had much higher government investment as a share of gross domestic product than we do now, and also much higher tax rates on both high-income individuals and corporations.

The era of big government investment and high taxes on the rich coincided, not incidentally, with the U.S. economy’s greatest generation — the postwar decades of rapidly rising living standards.

But the story of public investment and progressive taxation in America goes back much further than the ’50s.

We’ve relied on government infrastructure investment to jump-start economic growth ever since the construction of the Erie Canal between 1818 and 1825. Unlike the privately owned canals that had proliferated in 18th-century Britain, the Erie Canal was built by the government of New York State, at a cost of $7 million. This may not sound like a lot, but the economy was vastly smaller then, and prices much lower too. As a share of state G.D.P., the canal was probably the equivalent of a $1 trillion national project today.

And a big public role in infrastructure continued down the generations. Land grants were used to promote railway construction and higher education. Teddy Roosevelt built the Panama Canal. F.D.R. brought electricity to rural areas. Eisenhower built the highway network.

So when Republicans denounce the American Jobs Plan as an “out-of-control socialist spending spree,” remember, large-scale public investment is the American way.

We can say much the same thing about Biden’s tax proposals.

Actually, given extremely low borrowing costs it’s not obvious that we would even need a tax hike if infrastructure spending were the end of the story. But we will need more revenue to pay for the whole Biden program, which everyone expects will eventually include another round of spending targeted on families. So it makes sense to tie tax hikes to the jobs plan; polling suggests that paying for public investment with taxes on corporations and the rich increases support for an infrastructure plan, and that something along the lines of the Biden proposals will command very high public approval.

Republicans will no doubt denounce the idea of taxing the rich as un-American class warfare. In reality, however, such taxation is another long tradition in this country. As Thomas Piketty, the inequality scholar, likes to put it, America basically invented progressive taxation.

What about Trump’s assertion that raising corporate taxes is a form of sinister globalism? The claim here is that reversing some of the 2017 tax cut would drive investment and jobs overseas, a claim that might have some credibility if that cut had in fact induced multinational corporations to bring investment and jobs back home. But it didn’t.

In practice, the Trump corporate tax cut amounted to a giveaway to shareholders, with no visible benefits to the broader economy. And since we’re talking globalism, it’s worth pointing out that foreigners own about 40 percent of U.S. stocks.

Wait, there’s more. There’s a reason Biden’s people put “made in America” in the title of their tax plan. They believe that the Trump tax cut wasn’t just a huge money-loser, it was badly designed in ways that actually encouraged corporations to invest abroad, and that they can do better. I’ll try to get into those weeds in another column; what seems clear is that the Biden tax plan is unlikely to cause job losses and could lead to significant job gains.

There will and should be extensive debate over the details of Biden’s spend-and-tax plan over the next few months. In its broad outline, however, the plan represents a turn away from the free-market extremism that has ruled U.S. policy in recent years, back to an older tradition — the tradition that prevailed during America’s years of greatest economic success.

 

La politica economica di Biden è tipica dell’America,

di Paul Krugman

 

I democratici alla Camera stanno sperando di approvare la proposta di legge sulle infrastrutture del Presidente Biden entro il Giorno dell’Indipendenza, perché è chiaro che ci contano. La squadra di Biden sta puntando con decisione ad avvolgere le proprie iniziative economiche nella bandiera nazionale. Dapprima è arrivata la Legge Americana del Salvataggio; adesso abbiamo  il Piano Americano dei Posti di Lavoro finanziato dal Programma Fiscale ‘Made in America’.

E perché no? Il trumpismo ha riguardato, in parte, la attrazione per il nazionalismo economico, dunque ha senso cercare cercare di appropriarsi di quella attrattiva a vantaggio di una buona politica. È anche una difesa preventiva contro gli inevitabili attacchi dei repubblicani; Donald Trump, che esiste ancora, ha già denunciato il programma di Biden di elevare le tasse sulle società come un “classico tradimento globalista”. Il che davvero è privo di significato.

C’è in questo caso, tuttavia, altro che sta accadendo che non la semplice valorizzazione di una politica. I programmi economici di Biden consistono, per dirla in modo semplicistico, in investimenti pubblici di grandi dimensioni finanziati con una tassazione altamente progressiva. Ed entrambe queste cose sono tipicamente americane [1].

La scheda informativa sulle infrastrutture della Amministrazione Biden allude ad una parte di quella storia, dichiarando che il piano “investirà in America in modi nei quali non lo abbiamo fatto dalla costruzione della rete autostradale interstatale e da quando vincemmo la gara per lo spazio”. In effetti, un modo per pensare al programma di Biden è che esso è un tentativo di riportarci ai tempi di Dwight [2] – ovvero, in termini di finanza pubblica, esso rappresenterebbe un parziale ritorno all’epoca di Eisenhower, quando avevamo un investimento pubblico molto più elevato come quota del prodotto interno lordo di quello che abbiamo oggi, ed anche aliquote fiscali molto più elevate sia sugli alti redditi individuali che sulle imprese.

L’epoca dei grandi investimenti pubblici e delle tasse elevate sui ricchi coincise, non casualmente, con il periodo più grande dell’economia statunitense – i decenni postbellici con i livelli di vita in rapida crescita.

Ma la storia dell’investimento pubblico e della tassazione progressiva in America risale a molto prima degli anni ’50.

Ci siamo sempre basati sugli investimenti pubblici nelle infrastrutture per dare un impulso alla crescita economica sin dalla costruzione del Canale Erie tra il 1818 e il 1825. Diversamente dai canali di proprietà privata che erano proliferati nel diciottesimo secolo in Inghilterra, il Canale Erie venne costruito dal Governo dello Stato di New York, con un costo di 7 milioni di dollari. Può non sembrare molto, ma allora l’economia era enormemente più piccola ed anche i prezzi erano molto più bassi. Come quota del PIL dello Stato, il Canale fu probabilmente l’equivalente di un progetto da 1.000 miliardi di dollari di oggi.

E un grande ruolo pubblico nelle infrastrutture continuò per generazioni. Le concessioni dei terreni vennero usate per promuovere la costruzione delle ferrovie e della istruzione superiore. Teddy Roosevelt costruì il Canale di Panama. Franklin Delano Roosevelt  portò l’elettricità nelle aree rurali. Eisenhower costruì le rete autostradale.

Dunque quando i repubblicani denunciano il Piano per i Posti di Lavoro come “una baldoria socialista di spesa fuori controllo”, si ricordi che l’investimento pubblico su larga scala è la tradizione americana.

Lo stesso possiamo dire in buona misura a proposito delle proposte fiscali di Biden.

In realtà, dati i costi estremamente bassi dell’indebitamento, non è chiaro che si debba neppure aver bisogno di un rialzo delle tasse, se tutto si riducesse alla spesa nelle infrastrutture. Ma avremo bisogno di maggiori entrate per pagare l’intero programma di Biden, che tutti si aspettano che alla fine includa un’altra serie di spesa rivolta alle famiglie. Dunque ha senso collegare gli aumenti delle tasse al programma sui posti di lavoro; i sondaggi indicano che pagare gli investimenti pubblici con le tasse sulle società e sui ricchi accresce il sostegno sul piano delle infrastrutture, proposte del genere di quelle di Biden susciteranno una approvazione molto elevata dell’opinione pubblica.

Senza dubbio i repubblicani denunceranno l’idea di tassare i ricchi come lotta di classe ‘non americana’. In realtà, tuttavia, tale tassazione è anch’essa una antica tradizione di questo paese. Come lo studioso dell’ineguaglianza Thomas Piketty ama affermare, fondamentalmente l’America inventò la tassazione progressiva.

Che dire del giudizio di Trump secondo il quale elevare le tasse sulle imprese è una forma di minaccioso globalismo? In questo caso l’argomento è che invertire una parte del taglio delle tasse del 2017 porterà gli investimenti e i posti di lavoro oltreoceano, una argomento che avrebbe qualche plausibilità se quel taglio avesse di fatto indotto le società multinazionali a riportare a casa investimenti e posti di lavoro. Ma così non è stato.

In pratica, il taglio delle tasse alle società di Trump corrispose ad un regalo agli azionisti, senza alcun visibile beneficio per l’economia più in generale. E dal momento che stiamo parlando di globalismo, giova mettere in evidenza che gli stranieri possiedono circa il 40% delle azioni statunitensi.

Ma c’è altro. C’è una ragione per la quale gli uomini di Biden nel titolo del loro piano fiscale mettono l’espressione “made in America”. Essi credono che il taglio delle tasse di Trump non sia stato soltanto una grande perdita di denaro, esso venne malamente concepito in modi che in realtà incoraggiarono le società a investire all’estero,e pensano di poter fare assai meglio. Penso che in un altro articolo lo spiegherò più in dettaglio; quello che sembra chiaro è che è improbabile che il programma fiscale di Biden provochi perdite di posti di lavoro; in termini di posti di lavoro potrebbe portare vantaggi significativi.

Nel corso dei prossimi mesi ci sarà un dibattito adeguatamente esauriente sui dettagli del programma di spesa e fiscale di Biden. Nel suo profilo generale, tuttavia, esso rappresenta un svolta rispetto all’estremismo da libero mercato che ha governato la politica statunitense negli anni recenti; un ritorno ad una tradizione più antica – la tradizione che prevalse negli anni dei maggiori successi economici dell’America.

 

 

 

 

 

[1] Come è chiaro, la traduzione letterale sarebbe che “sono americane come una torta di mele”. Ma è anche evidente che la torta di mele non è solo americana; vedo che la sua ricetta è grosso modo simile alla nostra. Forse per questo vari dizionari suggeriscono di tradurre con un semplice riferimento alla sua supposta “tipicità”.

[2] Dwight David Eisenhower, il 34° Presidente degli Stati Uniti.

 

 

 

 

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