In alcuni interventi, Branko Milanovic ha posto l’interrogativo di quanto, nella storia russa, sia stato decisivo il rapido fallimento, nei primi anni ’20, della NEP (la Nuova Politica Economica) ed ha osservato come quel fallimento abbia segnato la diversità tra la storia dell’URSS e la storia cinese degli ultimi decenni. È un suggerimento che in apparenza può sembrare un po’ ardito: quanto significato può racchiudere il confronto tra alcuni anni drammatici della storia russa degli inizi del secolo scorso, con eventi successivi di circa cento anni, in un mondo completamente cambiato?
La biografia politica di Nikolai Ivanovic Bucharin di Stephen F. Cohen – un libro pubblicato ormai mezzo secolo fa, nel 1971 - ci consente di studiare quel tema, forse anche di ‘viverlo’ con qualche emozione, considerato che fu quel rivoluzionario russo a concepire nel modo più conseguente quella svolta, a contribuire a determinarla ed a pagarne in seguito il prezzo con la vita, al momento del rovesciamento di quella politica sotto Stalin. In effetti, non si tratta soltanto di una ‘biografia politica’, ovvero non soltanto di una storia personale; è una storia impressionante di idee, del modo in cui si svilupparono in una contraddizione continua e di solito onestamente riflettuta con alcune delle loro premesse e con drammatici condizionamenti reali, finché non andarono a sbattere, peraltro con una dignità e coerenza quasi unica tra i molti che subirono la stessa sorte, contro un plotone di esecuzione staliniano. Il libro lo vedete qua accanto e, forse, lo si trova ancora, almeno sui mercati dell’usato.
(prosegue nell'interno)