gennaio 2016 Archive

I plutocrati e il pregiudizio, di Paul Krugman (New York Times 29 gennaio 2016)

Il dibattito politico americano, per effetto della trasformazione della destra americana, è ogni giorno di più inquietante. Nel Partito democratico ci sono due interpretazioni di questo fenomeno: secondo Sanders esso è principalmente un effetto della corruzione del grande capitale; per la Clinton tale peso diretto dei più ricchi in politica è importante, ma la destra cresce su pregiudizi che hanno radici più complesse. Il razzismo, il sessismo, le posizioni sulle armi e sul terrorismo, hanno una origine che si può distinguere sin dagli anni della legislazione sui diritti civili, quando molti elettori del Sud si spostarono verso il Partito Repubblicano. Dunque: concentrarsi in uno scontro con toni populisti con i gruppi dirigenti dell'economia, o affrontare al tempo stesso una battaglia politica e culturale più ampia, che si rivolge anche a mentalità diffuse nell'elettorato popolare, contando sul fatto che, per fortuna, il popolo americano sta diventando sempre più aperto alle differenze ed alla tolleranza? Krugman spiega perchè considera ingenua la prima soluzione, e ritiene che ci siano molti motivi per appassionarsi alla seconda.

La nuova accidentata normalità della Cina, di Joseph Stiglitz (da Social Europe, 28 gennaio 2016)

[1] Per ‘option value’ si intende la differenza tra il valore effettivo di una opzione ed il suo valore intrinseco; ovvero riflette il valore possibile ...

I livelli, i tassi e la Svezia (23 gennaio 2016)

     

Come far diventare Donald Trump Presidente (23 gennaio 2016)

     

Gente che studia e galoppini (23 gennaio 2016)

[1] Ovvero, uno dei principali conduttori televisivi della destra. [2] La ‘pubblic option’ sarebbe la possibilità di scegliere un sistema pubblico del tipo Medicare, anche ...

Lezioni dal Vermont (20 gennaio 2016)

[1] Non saprei dire cosa può significare “programma di bronzo”, a meno che non si intenda, appunto, una ‘soluzione di terza scelta’.      

Una piccola minoranza silenziosa (19 gennaio 2016)

Danneggiato da Bernie (dal blog di Krugman, 19 gennaio 2016)

[1] Forse sbaglio, ma il titolo del post potrebbe basarsi su una ironica imitazione del titolo di un film-commedia americano del 1989 “Weekend at Bernie’s” ...

La riforma sanitaria è difficile (18 gennaio 2016)

[1] Questa traduzione la utilizzo normalmente, perché in fondo è letterale. Ma non si dimentichi che, in sostanza, ciò che caratterizza il dibattito su questo ...

La falsa pista del mercato azionario cinese, di Jeffrey Frankel (da Project Syndicate, 19 gennaio 2016)

[1] Ovvero la quota di azioni che un investitore deve acquistare con il proprio contante, non essendogli consentito di acquistare tutto con il ricorso al ...

Economisti sulla pista dei rifugiati, di Robert J. Shiller (da Project Sybdicate, 19 gennaio 2016)

     

Il Grande Tanfo del Michigan, di Paul Krugman (New York Times 25 gennaio 2016)

Nel 1858 accadde a Londra un fatto che passò alla storia come "Il Grande Tanfo": la città non aveva fognature, gli scarichi andavano tutti nel Tamigi e non si volevano sprecare soldi per rimediare, finché un fetore orribile costrinse a chiudere i palazzi del Parlamento. A Flint, nel Michigan del XXI Secolo, è successo che per spendere di meno ci si è allacciati ad un fonte idropotabile inquinata, finché non si è potuto più tacere che nelle analisi del sangue dei bambini c'erano livelli pericolosi di piombo. In realtà, è un evento dietro il quale sta una ideologia precisa: non si devono sprecare soldi per la povera gente, particolarmente se di colore. Il buon governo consiste nell'eliminare quei presunti sprechi, ovvero nel tagliare i beni pubblici, che siano istruzione, acqua potabile o infrastrutture indispensabili.

Come avvengono i cambiamenti, di Paul Krugman (New York Times 22 gennaio 2016)

C'è un'idea che resiste nella polica americana, sia a destra che a sinistra: che gli elettori siano intimamente disponibili a modificare radicalmente gli equilibri, e che tutto dipenda dal trovare un personaggio che incarni tale radicalismo. In realtà, la lezione della storia è che anche i grandi cambiamenti imposti dai progressisti sono stati possibili con una forte dose di pragmatismo; persino Roosevelt si misurò con realismo con gli interessi in campo e concepì le sue riforme istituzionali nella forma di aggiunte, più che di stravolgimenti. Obama pareva incarnare tale radicalismo quando venne eletto, ma la sua Presidenza ha ottenuto i risultati migliori in modo pragmatico, concentrandosi su obbiettivi parziali. Dunque: è possibile che Sanders oggi rappresenti lo spirito dell'Obama candidato, ma è la Clinton che rappresenta lo spirito dell'Obama Presidente.

Misurarsi col cambiamento climatico, di Adair Turner (da Project Syndicate, 5 gennaio 2016)

     

Alla Legge sulla Assistenza Sostenibile non c’è alternativa (16 gennaio 2016)

[1] TINA dovrebbe stare per “There Is Not Alternative”. É buffo, ma Tina è anche il nome di una dirigente assai nota del sistema sanitaria ...

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