ottobre 2015 Archive

L’aurora dei truffatori, di Paul Krugman (New York Times 30 ottobre 2015)

L'uso dell'imbroglio, dalla consapevole organizzazione di vere e proprie truffe alla ostentata negazione dell'evidenza, sembrano conoscere una straordinaria fortuna in questa fase del dibattito tra i repubblicani. Se ad un candidato come Carson viene chiesto quali coinvolgimenti ha avuto - come ha avuto - in una società alimentare che ha subito una condanna per pratiche ingannevoli, egli semplicemente risponderà che non è vero. Non deve darsi maggiore pena, perchè i suoi elettori escludono in via di principio che possa essere vero qualcosa che provoca danni ai loro eroi. E' un circolo chiuso che non andrà mai in crisi, sia che si tratti di imbrogli localizzati, sia che si tratti di giochi di prestigio sul bilancio dello Stato. E la macchina elettorale del Partito repubblicano appare ormai totalmente permeabile a tali raggiri, talora anzi si basa sui veri e propri affari che tale metodo consente.

Date uno sguardo ai nostri davvero bassi tassi di interesse (naturali) (dal blog di Krugman, 28 ottobre 2015)

[1] Come si nota, secondo le stime dei due ricercatori della Fed il tasso di interesse naturale era già in discesa contenuta dal 2001 al ...

I cattivi del clima (28 ottobre 2015)

[1] L’articolo pubblicato sul sito VOX del 26 ottobre è impressionante. In particolare si scopre che quella Commissione (“Scienza, tecnologia e spazio” !) ha utilizzato ...

Facilitazione Quantitativa, l’anti Veg-O-Matic (dal blog di Krugman, 27 ottobre 2015)

[1] Si tratta di una serie di congegni di cucina assai famosi in America, dovuti alle invenzioni e allo spirito imprenditoriale di Ron Popeil. Oggetti, ...

Cosa devono fare gli anti-corbyniani? di Simon Wren-Lewis (da Mainly Macro, 24 ottobre 2015)

[1] Come spiega nelle prime righe, ABC è acronimo appena inventato per “Anyone but Corbyn”, ovvero “Tutti, ma non Corbyn”. Indica dunque l’ostilità irriducibile che ...

Gli ultimi sette anni sono un argomento contro gli obbiettivi di inflazione, di Simon Wren-Lewis (da Mainly Macro, 22 ottobre 2015)

[1] Vedi il post di Wren-Lewis dell’8 febbraio 2015 qua tradotto (“La Divina Coincidenza in un universo parallelo”).      

Liberate Mitt Romney! Di Paul Krugman (New York Times 26 ottobre 2015)

Di recente il precedente candidato repubblicano alla Presidenza Mitt Romney si è lasciato scappare una frase con la quale rivendicava la paternità del modello di riforma sanitaria di Obama, che in effetti era assai simile alla riforma che l'ex Governatore repubblicano aveva attuato in precedenza nello Stato del Massachusetts. Poi, naturalmente, ha cercato di fare marcia indietro. Questo è il suo paradosso: non può vantarsi della cosa migliore che ha fatto, perchè il suo Partito lo costringe a considerarla spazzatura. Eppure è evidente da tutti i punti di vista, che quella riforma è stata un successo, anzitutto perchè ha offerto una assicurazione sanitaria a 16 milioni di persone che non la avevano. Ma non si tratta di un dibattito sui risultati tangibili, si tratta del fatto che la base repubblicana - negli USA del 2015 - considera quel risultato di aver migliorato la vita per milioni di persone, una cosa in sé negativa.Si potrebbe dire che è l'ideologia del "me-ne-frego!".

Il peccato originale e la stagnazione globale (dal blog di Krugman, 24 ottobre 2015)

     

Illusioni di fallimento (24 ottobre 2015)

[1] La tabella mostra i risultati della riforma sanitaria nei due grandi comparti: degli Stati che l’hanno messa integralmente in atto (consentendo la espansione di ...

Sono un imbroglio (23 ottobre 2015)

[1] Il diagramma mostra – se capisco bene – quanta parte del finanziamento speso dal gruppo dirigente del Tea Party vada direttamente ai candidati presidenziali, ...

Gli uomini da sei mila miliardi di dollari (23 ottobre 2015)

     

I maggiori perdenti (23 ottobre 2015)

[1] Membro repubblicano della Camera dei Rappresentanti.      

Keynes arriva in Canada, di Paul Krugman (New York Times 23 ottobre 2015)

Il Canada ha una lunga tradizione di tranquilla eterodossia economica. Quando era di moda ancorare la propria valuta nazionale al dollaro statunitense, il Canada scelse di far fluttuare la propria moneta; nell'epoca in cui le nazioni europee facevano di tutto pur di entrare nell'euro, il Canada mostrò che si poteva restare con la propria moneta, anche con un gigante economico alla frontiera; si risparmiò gli aspetti peggiori della crisi finanziaria del 2008, rifiutandosi di deregolamentare le banche. Ora, la vittoria del centro-sinistra di Justin Trudeau sembra annunci una chiara reazione all'austerità ed un periodo di importanti investimenti pubblici. C'è da augurarselo, considerati i danni che i partiti di centro-sinistra si sono inflitti nel mondo, a cominciare dai laburisti inglesi, con le loro politiche in sostanza subalterne ai conservatori.

I circoli di Hillary (21 ottobre 2015)

[1] Traduco così l’espressione idiomatica “blood-in-the-water effect”, che in effetti indica una condizione più complessa (quando, in una situazione di competizione, l’evidenza della vulnerabilità della ...

Ancora sulla non-intelligenza artificiale (dal blog di Krugman, 20 ottobre 2015)

[1] David Beckworth è un economista, docente in alcune Università americane e ricercatore presso il Cato Institute (una fondazione della destra americana). Il suo post ...

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